Le ingiunzioni per il recupero crediti non riguardano tutti, ma solo le utenze gravemente plurimorose. Lo precisa Abbanoa, rispondendo indirettamente alle critiche mosse da Forza Italia e Orizzonte Comune tramite il capogruppo Christian Mulas, che avevano segnalato casi di disagi tra gli utenti.
Abbanoa spiega che le ingiunzioni vengono applicate esclusivamente a chi ha accumulato fatture non pagate per diversi anni, su cui sono stati effettuati numerosi solleciti e controlli di legittimità del credito.
“Si tratta di un’azione estrema, mai presa alla leggera, ma necessaria per garantire che la morosità non diventi un costo che grava sulle bollette di chi paga regolarmente il servizio”, spiegano i vertici della società.
Non mancano, però, strumenti di protezione per chi si trova in situazioni economiche critiche. Abbanoa ricorda che sono disponibili i bonus idrici nazionali e regionali, che garantiscono agevolazioni in base al reddito. Inoltre, per i casi di debiti accumulati, è possibile rateizzare fino a 60 rate, cioè 5 anni di dilazione, permettendo agli utenti di saldare gradualmente le loro posizioni.
La morosità non è un problema secondario. In Sardegna, il fenomeno ha raggiunto livelli elevati, con fatture insolute che risalgono a diversi anni fa. “Operiamo in un regime di full cost recovery, il che significa che il servizio idrico si regge interamente su quanto incassato dalle bollette”, sottolinea Abbanoa.
Il mancato pagamento delle fatture, quindi, non è solo un problema di bilancio, ma rischia di mettere in difficoltà la manutenzione delle reti, gli investimenti infrastrutturali e i pagamenti ai fornitori.
Le ingiunzioni rappresentano perciò l’ultima fase di un processo lungo e scrupoloso: vengono inviate solo dopo aver verificato l’assenza di reclami, contenziosi o tentativi di conciliazione da parte dell’utente. Anche la prescrizione, biennale o quinquennale, viene interrotta tramite solleciti formali per evitare che il credito scada.
Mentre Abbanoa difende la necessità del recupero crediti, resta evidente come la questione delle utenze morose apra un dibattito più ampio: come bilanciare il diritto a un servizio essenziale con la tutela di chi è in difficoltà economica. Se da un lato l’azione di Abbanoa tutela gli utenti virtuosi, dall’altro emerge il problema di una morosità cronica che riguarda una fetta significativa della popolazione sarda. Forza Italia e Orizzonte Comune hanno sollevato un punto reale: senza un intervento strutturale che aiuti le famiglie a prevenire l’accumulo di debiti, le ingiunzioni continueranno a generare tensioni.
La risposta di Abbanoa, dunque, va letta non solo come un chiarimento tecnico, ma come un segnale: la gestione pubblica dell’acqua deve essere sostenibile, ma non può ignorare le difficoltà sociali.