Nel corso dei secoli, la lingua ha forgiato i concetti attraverso i quali interpretiamo il mondo. Il termine migrante, oggi onnipresente nel dibattito pubblico, affonda le sue radici nel latino migrans, migrantis, participio presente del verbo migrare, che indicava il movimento da un luogo a un altro, il passaggio da una condizione all’altra. Il latino classico distingueva tra emigrans (colui che parte) e immigrans (colui che arriva), ma l’uso contemporaneo del termine migrante si è affermato per indicare in senso ampio chiunque sia coinvolto in un processo di spostamento, spesso con implicazioni economiche, politiche o sociali. Il termine, apparentemente neutro, cela una storia di percorsi forzati, di necessità e di speranze, che oggi si intrecciano con la realtà di chi attraversa confini senza una rete familiare a sostegno, come i minori stranieri non accompagnati (MSNA).
In Sardegna, il fenomeno trova risposta nel lavoro dell’associazione Tutrici e tutori volontari della Sardegna per minori stranieri non accompagnati OdV, che nei giorni scorsi ha visto l’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo. Alla presidenza è stato eletto Matteo Massa, affiancato dalla vicepresidente Marta Piras e da un consiglio composto da Silvia Beatrix Adelmann, Daniela Campo, Adriana Cappai, Valentina Careddu, Anna Da Pozzo, Annamaria D'Angelo, Gianfranco Frisciotti, Fabiola Quartu e Monica Sabeddu.
L’associazione, attiva dal 2021 e iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), si pone come obiettivo la protezione e l’integrazione dei MSNA, in linea con quanto stabilito dalla Legge Zampa (n. 47/2017), che ha introdotto la figura del tutore volontario per i minori stranieri non accompagnati. Una funzione cruciale, che garantisce a questi giovani un riferimento adulto in un sistema che, senza tale presidio, li lascerebbe esposti alla precarietà e al rischio di esclusione sociale.
Dal 2017 a oggi, circa 200 minori sono stati affidati ai tutori sardi dell’associazione, con 50 casi attualmente in corso in tutta la regione. Oltre alla tutela individuale, l’organizzazione lavora per promuovere campagne di informazione, studi e approfondimenti sui fenomeni migratori, contribuendo a una riflessione collettiva sul significato della protezione minorile nel contesto delle migrazioni contemporanee.
La scelta di Matteo Massa come presidente segna un nuovo corso per l’associazione, che continua il suo impegno per la costruzione di un sistema di accoglienza fondato sulla tutela dei diritti fondamentali e sulla promozione di un’integrazione concreta, in cui la migrazione non sia vista come un’anomalia, ma come una delle molteplici traiettorie dell’esistenza umana.