La criminalità si combatte sul campo, con un presidio costante e un’azione di controllo capillare del territorio. Nel fine settimana, i Carabinieri della Compagnia di Siniscola, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna, hanno condotto un’operazione straordinaria nei comuni di Budoni, Torpè, Posada e Orosei, territori già interessati da una recente escalation di episodi delinquenziali.
L’operazione ha visto impiegati una ventina di militari e ha avuto come obiettivo il monitoraggio di soggetti già noti alle forze dell’ordine, il controllo di veicoli e abitazioni, nonché la prevenzione di reati lungo le principali arterie stradali di accesso e uscita dall’area.
I numeri dell’operazione restituiscono l’immagine di un controllo capillare:
- 72 persone e 46 veicoli sottoposti a verifica;
- 21 posti di blocco organizzati nelle zone nevralgiche dei centri urbani e lungo le strade extraurbane;
- 5 perquisizioni domiciliari e veicolari;
- 3 bar ispezionati, con identificazione degli avventori.
Uno degli interventi più significativi ha riguardato una donna di 31 anni, alla quale è stato ritirato cautelarmente un fucile calibro 12 e oltre 100 cartucce, regolarmente denunciati ma custoditi in modo non conforme alle prescrizioni di legge. La normativa vigente in materia di detenzione e custodia delle armi impone infatti standard rigorosi, la cui violazione comporta provvedimenti immediati per prevenire potenziali pericoli.
L’attenzione dei Carabinieri si è estesa anche ai locali pubblici. Nel corso dei controlli, il titolare di un bar di Torpè è stato sanzionato per un totale di 1.108 euro per violazioni del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza e del D.L. 117/2007, normativa che impone agli esercizi commerciali di dotarsi di apparecchiature per la rilevazione volontaria del tasso alcolemico e di esporre le tabelle ministeriali sui limiti di legge per la guida in stato di ebbrezza. L’assenza di questi strumenti, obbligatori nei locali che somministrano alcolici, rappresenta un’omissione che incide direttamente sulla sicurezza stradale.
Il codice stesso delinea con precisione i confini entro cui si muove il concetto di prevenzione: non basta l’irrogazione della sanzione a definire un’azione di contrasto, ma è la continuità del controllo che distingue il mero atto repressivo da un’azione sistematica sul territorio. È qui che il diritto incontra la realtà, dimostrando che la legge, senza una sua effettiva applicazione, non è altro che un’astrazione.