Si terrà oggi, lunedì 17 marzo 2025, alle ore 11 la seduta della commissione consiliare speciale, istituita per approfondire il progetto del cosiddetto "Treno a Idrogeno". All’ordine del giorno, l’audizione dell’ingegner Zedda di ARST, incaricato di illustrare i dettagli dell’intervento.
Secondo quanto riportato dai comitati cittadini, la conferenza di servizi decisoria per l’ottenimento dell’autorizzazione unica ambientale si sarebbe chiusa positivamente, con alcune prescrizioni. Se il procedimento autorizzativo è quindi formalmente concluso, resta aperta la questione politica e territoriale, sollevata dai rappresentanti delle borgate e delle associazioni ambientaliste.
"Non stanno costruendo un laghetto qualsiasi – affermano i comitati – ma stanno spendendo oltre 300 milioni di euro per la costruzione di un tratto di ferrovia di 6,8 km, con l’acquisto di mezzi locomotori e la creazione di un polo industriale in area agricola finalizzato alla produzione dell’idrogeno."
Secondo i firmatari del documento, l’amministrazione comunale di Alghero non avrebbe espresso alcuna posizione contraria al progetto né riportato le preoccupazioni dei cittadini in merito ai temi ambientali e paesaggistici. "Le uniche osservazioni poste – sottolineano – sono state questioni tecniche sul tracciato, senza entrare nel merito della sostenibilità dell’opera."
La commissione speciale è stata istituita su richiesta diretta dei comitati e delle associazioni durante il consiglio comunale aperto, con l’obiettivo di analizzare e correggere un progetto ritenuto "inutile, dannoso per il territorio e calato dall’alto senza rispondere alle reali esigenze di mobilità dell’area vasta". Ma se la pratica di autorizzazione Paur è ormai chiusa, si chiedono i comitati, a cosa serve questa commissione?
Per i rappresentanti delle borgate, il sindaco Raimondo Cacciotto avrebbe dovuto chiedere quantomeno una sospensione del procedimento autorizzativo, in attesa di un’analisi più approfondita della documentazione e dei pareri degli enti coinvolti. "La scusa del 'perdiamo il finanziamento' non regge – attaccano – perché questa maggioranza consiliare ha deciso di non decidere, o forse peggio, di sdraiarsi alle volontà di chi a Cagliari vuole imporre scelte sulla testa degli algheresi."
Parallelamente, i comitati hanno inoltrato un appello alla presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, chiedendo una rimodulazione dei fondi per investire in soluzioni più adeguate alle necessità del territorio. "Abbiamo avanzato questa richiesta più volte – ricordano – ma è sempre rimasta inascoltata."
I cittadini rappresentati dai comitati scriventi ribadiscono la loro ferma contrarietà alla realizzazione dell’opera, definita "devastante per il paesaggio e per le aziende agricole interessate". Propongono, invece, soluzioni alternative per la mobilità, più compatibili con il contesto e con un minore impiego di risorse pubbliche.
Firmatari:
- Comitato di borgata Sa Segada – Tanca Farrà
- Comitato di borgata Santa Maria La Palma
- Comitato di borgata Guardia Grande – Corea
- Comitato di borgata Maristella
- Comitato Zonale Nurra
- Comitato di borgata di Fertilia
- Comitato di quartiere della Pietraia
- Comitato Metrotranvia Sassari Alghero Sorso
- Lipu – Coordinamento Regionale Sardegna
- Italia Nostra Sardegna