Due distinte attività investigative condotte dai Carabinieri hanno portato, nella settimana appena trascorsa, all'emissione di altrettante misure cautelari da parte del Tribunale di Sassari nei confronti di due uomini, rispettivamente per i reati di rapina e atti persecutori.
A Sassari, i Carabinieri della Sezione Operativa hanno eseguito una misura cautelare consistente nell'obbligo di dimora nel Comune con divieto assoluto di lasciare la propria abitazione durante le ore notturne, nei confronti di un uomo accusato di aver commesso una rapina lo scorso 27 ottobre. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'indagato avrebbe pedinato e aggredito in via Dante un giovane passante, sottraendogli con violenza il telefono cellulare che questi stava utilizzando, per poi fuggire rapidamente nelle vie adiacenti. Decisiva, per l'individuazione del presunto responsabile, è stata la minuziosa attività investigativa scaturita dalla denuncia della vittima e culminata nella trasmissione degli atti alla Procura di Sassari, che ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari l'applicazione della misura restrittiva.
Ancora più grave il caso di Usini, dove i Carabinieri della locale Stazione hanno proceduto all'arresto di un uomo, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale sassarese, per una complessa vicenda di stalking e minacce nei confronti della ex moglie. Le indagini hanno consentito di ricostruire che, sin dal maggio scorso, la donna, reduce dalla separazione dal marito, era bersaglio continuo di messaggi offensivi, intimidazioni e minacce di morte. Nel mese di novembre, inoltre, l'uomo avrebbe ulteriormente alzato il livello delle intimidazioni inviando anonimamente alla vittima una busta contenente un proiettile. Durante le indagini, coordinate dalla Procura di Sassari, è stata altresì accertata la detenzione abusiva di armi e munizioni da parte del soggetto, circostanza che ha determinato la decisione del Giudice di disporne l'immediata custodia cautelare presso la Casa Circondariale di Bancali.
In entrambi i casi, va precisato che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata soltanto al momento dell'eventuale passaggio in giudicato di una sentenza di condanna, nel rispetto del principio costituzionale della presunzione d'innocenza.