Alghero, 18 marzo 2025 – Dopo mesi di discussioni e polemiche, la commissione speciale sul controverso progetto di collegamento ferroviario tra il centro di Alghero e l'aeroporto di Fertilia, con annesso impianto di produzione di idrogeno, ha finalmente preso il via. Ieri, lunedì 17 marzo, si è svolto il primo degli incontri ufficiali della commissione consiliare speciale presieduta dal consigliere Giampietro Moro, istituita a dicembre su sollecitazione dei comitati delle borgate preoccupati dalle possibili ricadute negative sul territorio agricolo e paesaggistico.
La seduta si è aperta con l'audizione dei tecnici di ARST, l'azienda che ha progettato l'opera nell'ambito di un programma finanziato dalla Regione Sardegna grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), destinate al potenziamento delle ferrovie regionali. Il progetto del cosiddetto "Treno a idrogeno" è stato finanziato nel 2021, quando la Regione Sardegna ha avviato la proposta per ottenere il finanziamento nell’ambito del PNRR. Il piano prevede la realizzazione di un nuovo collegamento ferroviario di circa 6,8 chilometri tra il centro cittadino e lo scalo aeroportuale, utilizzando treni alimentati a idrogeno. È prevista anche la costruzione di un impianto per la produzione di idrogeno necessario per alimentare i treni. L'iniziativa ha suscitato critiche, in particolare per la presunta mancata partecipazione dei cittadini al processo decisionale e per l’impatto sul territorio rurale.
Il procedimento, dopo un lungo iter burocratico, ha visto un'accelerazione decisiva con la Conferenza dei Servizi tenutasi il 13 marzo scorso. Questo incontro ha confermato la positiva valutazione tecnica, urbanistica e ambientale del progetto, rendendo ormai molto limitati i margini per modifiche radicali. In merito alle polemiche sollevate dai comitati e dai cittadini riguardo al mancato coinvolgimento nella fase decisionale, il sindaco Raimondo Cacciotto ha precisato che l'amministrazione comunale ha fatto quanto era nelle sue possibilità, vista la fase avanzata del progetto al momento del proprio insediamento.
«Se pur in ritardo, ma non certo per nostra causa – ha dichiarato il primo cittadino Raimondo Cacciotto – in questi mesi abbiamo chiesto con forza di aprire un percorso di informazione quanto più ampio possibile. Lo abbiamo fatto con l’obiettivo di facilitare la conoscenza del progetto nei suoi differenti aspetti, mettendo tutte e tutti nella possibilità di effettuare formali osservazioni finalizzate a migliorare l’intervento proposto da ARST e dalla Regione. Modificare nella sostanza il progetto proponendo soluzioni alternative era ed è tutt'oggi fuori tempo massimo. Dobbiamo porci responsabilmente l'obiettivo di arrivare a una soluzione che impatti il meno possibile sul territorio, raggiungendo al contempo il fondamentale obiettivo di collegare il nostro aeroporto a una rete di trasporto pubblico moderna ed efficiente al pari degli altri aeroporti sardi». Il presidente della Commissione speciale, Giampietro Moro, ha chiarito il ruolo dell'organismo istituito dal consiglio comunale: «La Commissione si occupa di studiare gli atti, non di dare indirizzi. Continuiamo a lavorare per conoscere tutti gli aspetti del progetto, così come è stato deciso unanimemente dai commissari, che intendono apprendere tutti gli elementi utili a formare un parere ed esprimere così un giudizio compiuto».
Nonostante le forti critiche giunte da più parti, è stato sottolineato che il Comune di Alghero, nei limiti consentiti dalle proprie competenze, ha avuto un ruolo attivo. In particolare, l'Amministrazione ha ottenuto dalla Regione una sospensione di trenta giorni del procedimento, durante i quali si sono svolti diversi incontri pubblici con comitati e cittadini, che hanno potuto presentare formalmente osservazioni e richieste.
Tali osservazioni, concentrate soprattutto sul percorso del tracciato ferroviario e su alcuni interventi connessi al progetto, sono state in larga parte accolte e inserite nel parere tecnico espresso dagli uffici comunali, condizionando il via libera finale del Comune alla realizzazione di precise opere di mitigazione e compensazione. Tra queste, emerge l'estensione della condotta idrica fino alla regione Tanca Farrà, un intervento atteso da anni e richiesto con forza dagli abitanti della zona.
Nel corso della seduta odierna del Consiglio comunale, il consigliere di "Noi Riformiamo Alghero" Emiliano Piras ha criticato un passaggio del comunicato della Commissione speciale inviato alle 16:50, appena dieci minuti prima dell’inizio della riunione consiliare. Piras ha voluto precisare che nel 2021, in fase preliminare, il progetto era stato presentato pubblicamente con nove tracciati alternativi. «Non si poteva coinvolgere i cittadini perché non era ancora stato definito un tracciato definitivo», ha affermato. «Solo ora, con il progetto consolidato, si può effettivamente discutere nel merito». Piras ha inoltre voluto chiarire che la responsabilità delle scelte progettuali non è da ascrivere né alla Regione né al Comune, sottolineando la propria posizione favorevole alla realizzazione dell’infrastruttura.
Dopo l’audizione di ARST, i prossimi incontri calendarizzati dalla Commissione Moro prevedono l'ascolto dei tecnici della Provincia di Sassari questo venerdì e dello stesso Comune di Alghero, con l’obiettivo dichiarato di proseguire nella raccolta delle informazioni necessarie a una corretta informazione pubblica e a una valutazione quanto più completa possibile di ogni aspetto tecnico e amministrativo dell'intervento.