SI CELEBRA L’EVENTO DELLA SETTIMANA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA ROMANÌ - ASSOCIAZIONE ARCOIRIS QUARTU

L’8 aprile viene ricordato come la “Giornata Internazionale dei Rom e dei Sinti”. Questa ricorrenza commemora l’8 aprile 1971, quando a Londra si tenne il primo Congresso Internazionale delle popolazioni romanes, che portò nel 1979 alla creazione della ‘Romani Union’, prima associazione internazionale riconosciuta dalle Nazioni Unite. Per celebrare questo evento, l’associazione quartese di volontariato Arcoiris sarà ancora una volta presente per la “Settimana per la promozione della cultura Romanì e per il contrasto all’antiziganismo”, giunta quest’anno alla sua seconda edizione. L’associazione organizzerà una serie di laboratori e sarà possibile assistere e partecipare ad esibizioni musicali, danze tradizionali, dibattiti, arte, sport e cultura, che si svolgeranno da lunedì 7 aprile fino a sabato 12 aprile 2025. Per lanciare un messaggio forte e chiaro d’unione e uguaglianza e soprattutto per combattere il fenomeno discriminatorio tutt’ora attuale nei confronti dei popoli di etnia Romanì, Arcoiris punta a confermare e a rinforzare il suo ruolo storico per inclusività e accoglienza di tutte le etnie attraverso il progetto “Ancora Avanti”, co-finanziato dall’Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. Una settimana, quindi, che sarà caratterizzata da una serie di attività coinvolgenti ed immersive, il cui obiettivo principale sarà quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno discriminatorio contro i popoli della cultura Romanì, con percorsi che puntano all’inclusività, al rispetto reciproco e all’uguaglianza, che sono i valori portanti delle varie iniziative. Il programma offerto dall’associazione Arcoiris in occasione della “Seconda Settimana per la promozione della cultura Romanì e per il contrasto all’antiziganismo” inizierà lunedì 7 aprile alle ore 16.00 a Palazzo Orrù, presso la sala Lena Cinus, in via Genova 38 a Quartu Sant’Elena. In occasione dell’incontro inaugurale, musica e balli tradizionali della cultura Romanì saranno il tema principale, e avranno l’obiettivo primario di far conoscere il carattere e la cultura delle tradizioni Romanì. Nella giornata di martedì 8 aprile, spazio all’arte, alla riflessione e alla memoria con l’iniziativa “Monumenti Attivi”. Presso il Piazzale della Pace a Monserrato, con inizio alle ore 10.00, i giovani del servizio civile, del volontariato e delle associazioni del terzo settore, guidati dall’artista decimese Armando Lecca (in arte Armandì), restaureranno il monumento “Porrajmos”, termine con cui si è soliti indicare lo sterminio delle popolazioni Romanì per mano della Germania nazista e dei paesi dell’Asse durante la Seconda Guerra Mondiale. Confronto, ascolto, emozioni e storie saranno invece al centro dell’incontro “Essere Rom”, che si svolgerà giovedì 10 aprile alle 09.00 all’Istituto Comprensivo Statale n°5, in via Alghero a Quartu Sant’Elena. Un’occasione importante per la conoscenza e riflessione sulle varie esperienze dei bambini della scuola primaria e di quelle avute dalle giovani donne di etnia Rom. Negli ultimi due giorni di questa rassegna, ovvero l’11 e 12 aprile, storia, cultura e sport saranno i capisaldi dell’evento. Nella giornata di venerdì, a Palazzo Orrù, presso la sala Lena Cinus, in via Genova 38 a Quartu Sant’Elena con inizio alle 09.30, conferenza pubblica sulla memoria storica dei Rom e Sinti confinati in Sardegna e a una serie di attività di gruppo volte a valorizzare la cultura Romanì. Sabato, invece, sempre alle ore 09.30, nello scenario dello Yacht Club di Quartu Sant’Elena, in via Sorrento 44, ci sarà una speciale veleggiata che vedrà protagonisti partecipanti di etnie diverse. Fare gruppo ma anche divertirsi, sarà questo un modo per creare un clima di collaborazione e sinergia per i giovani partecipanti, che potranno così approfondire la loro conoscenza reciproca anche attraverso il mondo dello sport. Tutte le attività e gli eventi in programma saranno un’ottima occasione di conoscenza e confronto per i cittadini, dove musica, balli tradizionali, arte, cultura e sport saranno punti di riferimento fondamentali per valorizzare quello che è stato e che continua ad essere il contributo dei Rom e dei Sinti nella lotta contro il razzismo.

Cronaca

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