A meno di tre settimane dal d-day elettorale in Sardegna, il balletto dei big della politica nazionale inizia a prendere forma sull'Isola. Il palcoscenico sardo si prepara ad accogliere Carlo Calenda, il navigato leader di Azione, che non si accontenta di solcare i mari agitati della politica con la sua nave, ma decide di approdare direttamente nelle terre selvagge della Sardegna per sostenere il candidato alla presidenza Renato Soru, l'outsider che tutti conoscono ma che nessuno si aspettava.
Il tour di Calenda, previsto per l'immancabile weekend del 10 e 11 febbraio, promette di essere un viaggio tra politica, cultura e, perché no, qualche sana polemica. Il suo libro "Il Patto. Oltre il trentennio perduto" non è solo un titolo evocativo di un'Italia che cerca di rialzarsi, ma diventa il pretesto per un incontro ravvicinato con gli elettori sardi, assetati di idee e, probabilmente, di qualche autografo.
Il sipario si alza a Sassari, dove il sabato mattina Calenda e il suo seguito, tra cui spicca l'enigmatico Federico Pizzarotti di +Europa, terranno corte all'hotel Grazia Deledda per una tavola rotonda che promette scintille. Non mancherà Renato Soru, l'uomo del momento, pronto a discutere del futuro della Sardegna con la verve che lo contraddistingue.
Ma l'avventura di Calenda non si ferma qui. Nel pomeriggio, il leader di Azione si trasferirà a Nuoro, teatro dell'ultima ribellione contro il renzismo di Italia Viva – un matrimonio politico finito in frantumi senza troppi drammi, a dire il vero.
Qui, in mezzo ai monti, inaugurerà la nuova sede del partito, simbolo di un'inizio (o forse di una rinascita) per l'Azione sarda.
La domenica, poi, sarà dedicata ai lavoratori. Iglesias diventerà palcoscenico di un dialogo tra Calenda, i sindacati e gli operai delle industrie locali, una conversazione che si preannuncia tanto serrata quanto necessaria. E per chiudere in bellezza, Cagliari e il suo THotel ospiteranno la presentazione serale del libro, momento culminante di un weekend che si preannuncia ricco di contenuti.
In questo turbinio di eventi, Carlo Calenda dimostra che la politica non si fa solo nei palazzi romani ma anche sul campo, tra la gente. E in Sardegna, terra di conquistatori e conquistati, di certo non mancherà l'occasione per lasciare il segno. O, almeno, per provare a farlo.
Vola alto, Sardegna, il tuo weekend politico è servito.