La coltivazione della barbabietola da zucchero in Sardegna diventa realtà. Il Centro Studi Agricoli, che lo scorso anno ha avviato una collaborazione con un importante gruppo industriale, oggi vede concretizzarsi i primi risultati del progetto “Kilometro Bianco”. Dopo il successo delle coltivazioni sperimentali in diversi campi prova, si passa alla fase di realizzazione dello zuccherificio a San Nicolò d’Arcidano, che sarà operativo entro il 2026 grazie all’investimento della società Terranova Global Holding Ltd.
Tore Piana e Stefano Ruggiu, rispettivamente presidente e vicepresidente del Centro Studi Agricoli, definiscono questo momento come una tappa storica per l’agricoltura sarda. "La ripresa della coltivazione della barbabietola rappresenta un importante contributo di valore aggiunto alle aziende agricole locali", dichiarano. La nuova coltura, infatti, potrebbe garantire un aiuto PAC di 658 euro a ettaro e un prezzo di mercato di 50 euro per tonnellata.
Il progetto, che già nel 2025 vedrà la prosecuzione dei campi prova, entra ora nella fase di raccolta delle manifestazioni di interesse da parte degli agricoltori. "Siamo pronti a far firmare i primi contratti di manifestazione di interesse agli agricoltori interessati, direttamente con la società responsabile dell’impianto di trasformazione", sottolineano Piana e Ruggiu. L’impianto sorgerà nel territorio di San Nicolò d’Arcidano, diventando un punto di riferimento per la produzione di zucchero in Sardegna.
Per illustrare i dettagli del progetto e fornire tutte le informazioni sugli aiuti PAC e sulle modalità di adesione, il Centro Studi Agricoli ha organizzato una riunione regionale a Tramatza, nei locali Anfora, sabato 15 febbraio alle ore 11.
Durante l’incontro, verranno spiegate le fasi del progetto e le modalità per sottoscrivere le manifestazioni di interesse. "Invitiamo tutti gli agricoltori interessati a partecipare o a contattarci via email all’indirizzo csa.barbabietola@libero.it", concludono Piana e Ruggiu, convinti che questo progetto rappresenti una nuova speranza e un’occasione di crescita per il comparto agricolo sardo.