«Ho appreso dalla stampa dell’esito della riunione tenutasi in prefettura durante la quale, in assenza di qualsiasi rappresentanza della Regione, si è discusso del porto industriale di Oristano e dello sviluppo della nostra provincia legato a questa infrastruttura fondamentale. Ritengo anzitutto che si commetta un errore grave quando si esclude, come già accaduto in passato, la rappresentanza oristanese eletta in Consiglio regionale», afferma Alessandro Solinas, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.
Solinas ricorda che la Regione è stata negli ultimi anni uno degli enti principali a investire sull’infrastruttura consortile collegata al porto, con uno stanziamento di quasi 30 milioni di euro attraverso il fondo di sviluppo e coesione.
«Il coinvolgimento dell’ente intermedio RAS, democraticamente eletto e dotato di capacità finanziaria e programmatoria, è indispensabile, indipendentemente da chi abbia la competenza diretta sulle infrastrutture portuali», sottolinea il consigliere. «Escludere la Regione rischia di creare situazioni paradossali, in cui organi statali non elettivi prendono decisioni che spettano a organi politici eletti, causando confusione e inefficienza.»
La critica di Solinas si concentra anche sulla ripartizione dei fondi. «Mi lascia perplesso il fatto che si voglia considerare un buon risultato la promessa di investire 25 milioni di euro sul porto di Oristano. Questa somma rappresenta meno del 5% dei circa 600 milioni di euro stanziati dall’Autorità di sistema portuale nel programma triennale delle opere pubbliche 2024-2026, concentrati principalmente su Cagliari e Olbia», evidenzia Solinas.
«Come amministratori di enti pubblici, non possiamo adottare una visione puramente aziendale. Il nostro dovere è investire anche dove non vi sia un immediato ritorno economico, per creare le condizioni di sviluppo futuro a beneficio del tessuto produttivo del territorio», afferma Solinas. «Occorre una strategia di sviluppo concertata e una seria programmazione delle risorse.»
Solinas riconosce gli sforzi della giunta Todde per colmare anni di mancanza di visione strategica e indica la necessità di proseguire su questa strada. «La Sardegna ha bisogno di un piano strutturale che guardi al futuro e che coinvolga tutti gli attori istituzionali, regionali e locali, per assicurare uno sviluppo sostenibile e duraturo del porto di Oristano e dell’intera provincia».