È morto a Lisbona il Principe Karim Aga Khan, l’uomo che ha segnato la storia della Gallura e dell’intera Sardegna, trasformandola in un centro di eccellenza turistica e paesaggistica riconosciuto a livello mondiale. Aveva 88 anni.
Nel 1962 fondò ufficialmente il Consorzio Costa Smeralda, con l’obiettivo di tutelare e conservare l’inestimabile patrimonio naturale della zona. Il progetto iniziale comprendeva 1.800 ettari di terra, concepiti per un turismo d’elite ma rispettoso dell’ambiente, grazie alla collaborazione dei migliori architetti del tempo. Tra questi, Luigi Vietti e Antonio Simon Mossa furono i principali artefici di un’architettura caratteristica, integrata armoniosamente nel paesaggio.
La notizia della sua scomparsa è stata comunicata dallo staff dell’Aga Khan Development Network. Tra i primi a esprimere cordoglio, Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia ed ex Presidente della Regione Sardegna, ha voluto ricordare il legame profondo tra il Principe e l’isola.
“Con profonda tristezza apprendo della scomparsa di Sua Altezza l’Aga Khan, una figura straordinaria che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Sardegna.
Il suo amore per la nostra terra si è tradotto in un impegno concreto per il suo sviluppo economico e turistico, con una visione innovativa che ha reso la Costa Smeralda un'eccellenza mondiale”, ha dichiarato Cappellacci.
Nel 2011, durante il suo mandato da Presidente della Regione, Cappellacci conferì all’Aga Khan il riconoscimento “Sardus Pater”, come segno di gratitudine per il contributo straordinario dato all’isola. “La sua lungimiranza ha generato sviluppo, posti di lavoro e opportunità, trasformando un territorio in una realtà unica, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. La sua visione non si è fermata al turismo: ha creato una compagnia aerea sarda, Alisarda (poi Meridiana), che ha contribuito a migliorare i collegamenti con la nostra isola, superando il nostro isolamento geografico.”
La figura di Aga Khan non è stata soltanto quella di un imprenditore visionario, ma anche di un uomo che ha creduto nelle potenzialità di un territorio che negli anni Sessanta era poco più di una distesa selvaggia. La Costa Smeralda, con le sue ville e i suoi hotel di lusso, è diventata il simbolo di una Sardegna internazionale, capace di attirare investitori, celebrità e turisti da ogni angolo del mondo.
“La Sardegna perde oggi non solo un grande uomo, ma un amico sincero, che ha creduto nel potenziale della nostra terra come pochi altri”, ha aggiunto Cappellacci. “Alla sua famiglia e alla sua comunità vanno il mio più sentito cordoglio e quello della Sardegna intera. La sua eredità rimarrà viva nel cuore di tutti noi.”