Centrodestra algherese contro la risoluzione del “Campo larghissimo” sulle energie rinnovabili: “Snaturata la volontà dei sardi”

  Tensione alle stelle in Consiglio Comunale, dove Forza Italia, Lega, Udc – Patto per Alghero e Prima Alghero denunciano quella che definiscono una “manovra opaca e contraddittoria” da parte della maggioranza, accusata di aver ignorato con forza la volontà popolare espressa da 212 mila sardi che sostengono la proposta Pratobello 24. A scatenare l’opposizione è stata l’approvazione di una risoluzione che, se da un lato esclude i mega impianti, dall’altro lascia la porta aperta alla possibilità di installare impianti eolici di varia scala sul territorio di Alghero, vincolando il Sindaco al rispetto delle normative europee, nazionali e regionali che, secondo il centrodestra, finiscono per aprire la strada a quelle stesse speculazioni contro cui il popolo sardo si è schierato. 

  “Alla sinistra allargata sfugge che i principi e le direttive europee e nazionali pongono norme che individuano chiaramente aree idonee anche nel territorio di Alghero,” attacca il centrodestra. Al centro delle critiche c’è anche il Disegno di Legge 45, proposto dall’assessore regionale Todde, che definisce criteri oggettivi per l’individuazione di aree adatte alla costruzione di impianti eolici e fotovoltaici, comprendendo anche aree del Comune di Alghero con impatti ambientali significativi. Il centrodestra aveva cercato di inserire nella risoluzione un punto fondamentale: l’impegno del Sindaco a sostenere la proposta di legge popolare “Pratobello 24” in Consiglio Regionale, una proposta di iniziativa popolare sottoscritta da migliaia di sardi, inclusi 7.297 algheresi. 

  La proposta Pratobello 24 è vista come uno strumento di difesa territoriale, basandosi sui poteri urbanistici garantiti dallo Statuto sardo per bloccare l’insediamento di impianti speculativi nelle aree ritenute non idonee. Ma la maggioranza ha risposto con un secco rifiuto, portando il centrodestra ad abbandonare l’aula dopo sei ore di discussione. “È uno schiaffo a 212 mila sardi che chiedono protezione e rispetto per il territorio dell’isola,” dichiarano i rappresentanti dell’opposizione. “Noi continueremo a combattere per il nostro territorio, nonostante atteggiamenti che poco hanno a che fare con la democrazia e il rispetto della volontà popolare.”

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