Il prossimo 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, il Consiglio Comunale di Alghero si prepara a discutere un tema di drammatica attualità. Tra proposte e iniziative concrete, il messaggio è chiaro: le donne non devono più sentirsi sole, e la lotta contro la violenza di genere deve diventare un impegno quotidiano, collettivo e tangibile.
Secondo Mimmo Pirisi, presidente del Consiglio Comunale, l’obiettivo è andare oltre le commemorazioni simboliche. "Alghero deve fare la sua parte per garantire che ogni donna possa vivere senza paura, senza violenza, senza abusi. Non possiamo limitarci a ricordare: dobbiamo agire. Le istituzioni locali devono essere in prima linea per offrire soluzioni concrete e protezione reale alle vittime."
Tra le proposte incluse nell’ordine del giorno, Pirisi sottolinea la necessità di creare ambienti protetti e rafforzare la rete di supporto per le donne che vivono situazioni di violenza.
Anche Christian Mulas, presidente della commissione consiliare alla sanità, ha evidenziato l’urgenza di intervenire sulla cultura di base che alimenta il problema. "La violenza di genere non è solo una questione di emergenza sociale, ma un problema culturale. Dobbiamo partire dai giovani, dalla famiglia e dalla scuola, per insegnare che il rispetto è la base di ogni relazione. Non possiamo più tollerare un pensiero patriarcale che vede la donna come un oggetto di possesso."
Il Consiglio Comunale discuterà l’ordine del giorno protocollato da diversi consiglieri, che include una serie di azioni mirate a sostenere le vittime. Tra queste, la creazione di una rete di accoglienza per chi cerca di uscire dal ciclo di violenza e iniziative di sensibilizzazione che coinvolgano l’intera comunità. "Ogni azione conta," aggiunge Mulas. "Non basta un giorno all’anno. Dobbiamo impegnarci tutto l’anno per cambiare la mentalità e fermare questa piaga."
La Sardegna, come il resto del mondo, non è immune al problema. Nonostante i progressi legislativi e le reti di supporto create negli anni, i numeri continuano a parlare di un fenomeno in espansione. Le immagini delle scarpe rosse, simbolo delle vittime di femminicidio, e delle panchine rosse, nate per sensibilizzare contro la violenza, ci ricordano che non si può abbassare la guardia. Pirisi invita a riflettere su quanto fatto finora: "Dopo decenni di campagne, dobbiamo chiederci se il nostro approccio sia stato sufficiente. La violenza non si combatte solo con leggi o iniziative spot, ma con un cambiamento culturale profondo."
Il 25 novembre non sarà solo un momento di ricordo, ma un’occasione per riaffermare il valore del rispetto e della dignità di ogni donna. "Amare una donna significa rispettarla," conclude Mulas. "Il vero amore non è dominio, ma libertà. La rivoluzione di cui abbiamo bisogno deve nascere nei cuori e nelle menti di ognuno di noi."
Ad Alghero, il messaggio è forte: le donne non sono più sole. Ogni piccolo passo, ogni gesto concreto, contribuirà a costruire una società dove nessuna debba più temere per la propria vita.