La vicenda interna ad Orizzonte Comune, già segnata nelle ultime settimane da polemiche sui fondi per il Capodanno e sulla legittimità della rappresentanza del simbolo, si arricchisce di un nuovo capitolo. Stavolta a prendere la parola è Christian Mulas, capogruppo del movimento in Consiglio comunale ad Alghero e unico eletto della lista, che si rivolge direttamente al Coordinatore Provinciale di Orizzonte Comune, Massimo Rizzu.
In una lettera aperta, Mulas ribadisce la propria legittimità ad utilizzare il simbolo del movimento, reagendo a recenti dichiarazioni di Rizzu che sembravano metterne in dubbio questo diritto.
L’esponente consiliare algherese ricorda come la sua elezione non sia stata un atto isolato, ma il risultato di un significativo contributo in termini di voti, portati anche grazie alle figure della dottoressa Eliana Montesu e della dottoressa Anna Burruni, presenti nella stessa lista.
«Senza i 700 voti che ho personalmente portato, la lista non avrebbe raggiunto il quoziente necessario per eleggere un consigliere» afferma Mulas nella sua nota, sottolineando così il peso concreto del suo apporto nel successo elettorale del gruppo. La sua critica al coordinatore Rizzu non si limita ad un dato numerico, ma tocca anche la sfera regolamentare: «In qualità di Coordinatore Provinciale di Orizzonte Comune, dovrebbe conoscere meglio il regolamento comunale che stabilisce chi ha diritto di utilizzare il simbolo».
Per Mulas, la questione è tutt’altro che formale. Non si tratta solo di rivendicare un ruolo riconosciuto dalle norme elettorali, ma di riaffermare la dimensione collegiale del risultato ottenuto: senza il suo impegno, osserva, non sarebbe stato possibile per la lista competere con successo. Il capogruppo chiede quindi che si riconosca oggettivamente questo dato di fatto, invitando Rizzu ad evitare in futuro “dichiarazioni infondate”.
Questa nuova puntata della “telenovela” politica interna ad Orizzonte Comune arriva dopo settimane di tensioni, scandite dalle accuse reciproche sull’assegnazione dei fondi per il Capodanno e sul ruolo effettivo di ciascun esponente politico nell’utilizzo del simbolo del movimento. Da un lato, c’è Mulas che, in virtù del proprio seggio, rivendica la paternità politica del simbolo e dell’azione amministrativa che ne consegue. Dall’altro, ci sono i coordinatori e i responsabili del movimento che, sulla scorta delle dichiarazioni dell’Assessore Regionale al Turismo sembrano voler dettare una linea differente, mettendo in discussione i diritti di chi siede in Consiglio.
Resta ora da capire come reagirà il Coordinatore Provinciale Massimo Rizzu a questa stoccata di Mulas, e se l’intero movimento troverà un equilibrio tra la dimensione elettorale, i ruoli organizzativi interni e la necessità di comunicare in modo coerente alla cittadinanza. Ciò che appare chiaro è che la partita non si è ancora chiusa: in attesa del prossimo round, i cittadini algheresi osservano increduli mentre la dialettica politica interna ad Orizzonte Comune si trasforma in un vero e proprio romanzo a puntate.