Nella Casa di Reclusione di Alghero, il sindaco Raimondo Cacciotto ha siglato ieri il Protocollo d’Intesa “Mi riscatto per Alghero” insieme alla direttrice del carcere, Tullia Carra. L’accordo consentirà a un massimo di cinque detenuti per volta di lavorare per il Comune in attività che spaziano dalla manutenzione del verde pubblico al supporto negli uffici, fino alla realizzazione di eventi.
“È il frutto del costante dialogo tra l’Amministrazione Comunale e l’istituto penitenziario di Alghero e rappresenta un passaggio molto importante per la collettività algherese,” ha dichiarato il sindaco. L’iniziativa, valida per tre anni, è rivolta a detenuti in grado di offrire prestazioni utili alla comunità, con un impegno settimanale massimo di venti ore per un periodo non superiore a sei mesi.
Alla cerimonia, tenutasi tra le mura del carcere, hanno preso parte anche il vicesindaco Francesco Marinaro, le assessore Maria Grazia Salaris e Ornella Piras, e il garante dei detenuti Carmelo Piras. Ogni dettaglio è stato definito con precisione: il Comune si occuperà della formazione e dell’affiancamento, mentre la Casa di Reclusione selezionerà i partecipanti idonei, previa valutazione e formazione interna.
Il progetto non si limita alla manutenzione. I detenuti potranno essere coinvolti anche nel recupero del patrimonio ambientale e nel supporto ai servizi comunali, come biblioteche e archivi. “Faremo di tutto - ha assicurato il sindaco Cacciotto - per potenziare e ampliare questa iniziativa.”
L’accordo punta non solo a restituire dignità ai detenuti attraverso il lavoro, ma anche a offrire alla città risorse preziose per la gestione del decoro urbano e dei servizi pubblici. Un impegno concreto per trasformare un luogo di pena in un’occasione di riscatto.