Sanità sarda, bufera sulle nomine dei commissari: ad Alghero cresce l'allarme per il Pronto Soccorso

La sanità sarda si trova in un momento di fortissima tensione politica e istituzionale. Al centro della polemica vi è la recente nomina da parte della Giunta regionale, presieduta da Alessandra Todde, dei commissari che guideranno le dodici aziende sanitarie della Sardegna.

Con le delibere adottate il 27 aprile, su proposta dell'assessore alla Sanità Armando Bartolazzi, l'Esecutivo ha dato seguito alla legge regionale n. 8 dell'11 marzo 2025, che ha modificato l'assetto del sistema sanitario. La legge, pubblicata il 13 marzo 2025 sul BURAS, prevedeva la possibilità di commissariare i vertici delle aziende entro 45 giorni.

I commissari sono stati scelti tra i professionisti iscritti all’elenco nazionale dei direttori generali della sanità (art. 1 D.Lgs 171/2016). Gli incarichi avranno una durata di sei mesi, rinnovabili.
Le aziende commissariate sono: ASL 1 Sassari (Paolo Tauro), ASL 2 Gallura (Ottaviano Contu), ASL 3 Nuoro (Angelo Zuccarelli), ASL 4 Ogliastra (Diego Cabitza), ASL 5 Oristano (Federico Argiolas), ASL 6 Medio Campidano (Maria Francesca Ibba), ASL 7 Sulcis (Andrea Marras), ASL 8 Cagliari (Aldo Atzori), Arnas Brotzu (Maurizio Marcias), AOU Cagliari (Vincenzo Serra), AOU Sassari (Mario Carmine Antonio Palermo) e Areus (Angelo Serusi).

Non si è fatta attendere la reazione dell'opposizione. «Tanto tuonò che piovve – ha dichiarato Marco Tedde (Forza Italia) – Gli assessori PD hanno abbandonato la seduta di Giunta Regionale che ha deliberato la nomina dei 12 commissari delle aziende sanitarie. Al di là delle dichiarazioni di maniera, il "poltronificio" targato Todde ha spaccato il Campo Largo».

Tedde sottolinea inoltre che «su 12 commissari, solo uno è donna. Un vero e proprio schiaffo all'equilibrio di genere tanto declamato dalla Todde e dalla sinistra». Il Consigliere nazionale di Forza Italia parla di «un primo anno di legislatura fallimentare», ricordando «i quattro mesi di esercizio provvisorio che hanno bloccato spesa e investimenti» e preannuncia che «le nomine dei commissari – e perfino l’elezione stessa della Presidente Todde – potrebbero finire al vaglio della Magistratura Amministrativa e della Corte Costituzionale».

Anche il Direttivo di Fratelli d’Italia Alghero parla di «Campo Largo in pezzi», denunciando che «dodici commissari sono stati nominati senza confronto e senza rispetto per il merito, in una logica di pura spartizione del potere». Secondo Fratelli d’Italia Alghero, «il Movimento 5 Stelle tenta di egemonizzare la sanità sarda», mentre «il fallimento amministrativo della Giunta Todde è evidente nei ritardi sulla legge finanziaria e nell’inefficace riforma sanitaria».

Ad aggravare la tensione è l'emergenza sanitaria che coinvolge direttamente Alghero. Il Partito Sardo d’Azione sezione "Tore Pintus", con il segretario Giuliano Tavera, ha espresso «forte preoccupazione per la grave crisi che attraversa la sanità algherese», ringraziando Christian Mulas per «l’impegno e la trasparenza nel rappresentare le istanze del territorio».

Il PSd’Az denuncia che «il rischio di chiusura del Pronto Soccorso non deriva da mancanza di bisogno, ma dall’incapacità del sistema di garantire la presenza di medici e servizi adeguati».

Il Gruppo consiliare di Forza Italia rincara la dose: «La sanità algherese è sotto attacco della Regione. Prima con la dannosa retrocessione dell’Ospedale Marino, ora con il concreto rischio della chiusura del Pronto Soccorso», denunciano Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini. «L'organico di 10 medici è pesantemente falcidiato da gravidanze e malattie. Si corre il concreto rischio della chiusura del Pronto Soccorso nelle ore notturne».

In questo contesto si inserisce l'iniziativa lanciata da Christian Mulas: mercoledì 30 aprile, alle 9.30, si terrà un incontro pubblico nei parcheggi dell’Ospedale Civile per difendere il diritto alla salute della comunità algherese.
«Basta silenzi. Ora tocca a noi! – ha dichiarato Mulas – Difendere il Pronto Soccorso significa difendere tutta Alghero».

Secondo l’osservatorio di Mario Guerrini, «la nomina dei commissari rappresenta un passaggio politico di rottura».
La Governatrice Todde «ha rifiutato la diplomazia del patteggiamento», mettendo i 5 Stelle in posizione di piena responsabilità sulla gestione sanitaria. Guerrini osserva che «i commissari sono a tempo» e che «il Governo nazionale impugnerà la riforma sanitaria sarda». Inoltre, Guerrini segnala che «i direttori generali di nomina sardista-salviniana, ancora in carica fino al 2026, remano contro la nuova maggioranza, avvelenando i pozzi della sanità sarda».

Il sistema sanitario sardo, già sotto pressione per problemi strutturali e carenze croniche, si trova ora anche al centro di una violenta battaglia politica. Ad Alghero il rischio di chiusura del Pronto Soccorso rende ancora più urgente un intervento deciso: da parte delle istituzioni, ma soprattutto dei cittadini.

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