Appuntamento importante per il Centro Studi Agricoli, che terrà la sua assemblea generale annuale sabato 3 maggio alle ore 10:30 presso l’anfiteatro del sito archeologico di Santa Cristina a Paulilatino, uno dei luoghi simbolo dell’identità sarda.
Durante l’incontro, convocato per l’approvazione del bilancio 2024 – chiuso con un utile economico – si affronteranno anche temi fondamentali per il futuro del comparto agricolo regionale. In particolare, si discuterà della nuova programmazione PAC 2028-2034, verranno presentate idee e proposte per il rilancio dell’agricoltura e dell’allevamento in Sardegna e saranno sottoposti all’assemblea tre documenti fondanti dell’associazione agricola.
«Sono veramente soddisfatto dell’attività svolta – afferma Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli – siamo partiti principalmente per colmare un vuoto nell’informazione sulle norme PAC e CSR/PSR e su quanto veniva stabilito nel comparto agricolo, individuando le criticità esistenti».
Nel bilancio delle attività 2024 si contano 54 riunioni sul territorio regionale, la creazione di un sito internet dedicato, l’avvio della piattaforma “Vendo Acquisto” per agevolare gli scambi tra aziende agricole associate, accordi con compagnie assicurative per polizze agevolate a favore delle imprese agricole e coperture RC per le trattrici.
Piana sottolinea come il Centro Studi Agricoli rappresenti oggi una realtà indipendente: «Il nostro ed il mio compito in questo anno è stato molto difficile, a volte scomodo e mal sopportato sia dalle altre associazioni agricole esistenti sia dalla politica regionale di maggioranza, che erano abituate a gestire le questioni agricole in un sistema di oligopolio, sistema che non poteva reggere».
«Mi dispiace – prosegue – ma sono ancora tanti a non essersi accorti che il mondo è trasformato e che quel sistema non potrà reggere ancora per molto. Ecco, questo noi vogliamo cambiare: dare trasparenza e massima informazione, senza influenze politiche o di ammorbidenti per ottenere finanziamenti pubblici all’attività sindacale agricola».
Il Centro Studi Agricoli rivendica la propria autonomia finanziaria: «Noi, al contrario di altre associazioni agricole, non siamo finanziati. E di questo siamo orgogliosi, ed è questa la nostra forza di associazione libera», conclude Piana.
Nel corso dell’assemblea del 3 maggio verranno presentati i tre documenti strategici elaborati dal Centro Studi Agricoli, che – secondo Piana – «se attuati dalla Regione Sardegna, darebbero una svolta in positivo e un rilancio al comparto agricolo e dell’allevamento sardo».
L’appuntamento è aperto a tutti gli agricoltori e allevatori, anche non associati.