Il 24 giugno 1900, il mondo vedeva nascere Johnny Weissmuller, un uomo destinato a diventare una delle icone più riconoscibili del cinema americano e dello sport mondiale. Conosciuto soprattutto per il suo ruolo di Tarzan, Weissmuller non fu solo un attore, ma anche un atleta straordinario che segnò la storia del nuoto.
Prima di diventare il "re della giungla", Weissmuller conquistò l'oro nelle piscine. Nato in Austria-Ungheria (nell’attuale Romania), emigrò da bambino negli Stati Uniti, dove iniziò una carriera sportiva che lo avrebbe portato a vincere ben cinque medaglie d’oro olimpiche e una di bronzo, oltre a stabilire 67 record mondiali nel nuoto. Fu il primo uomo a scendere sotto il minuto nei 100 metri stile libero, un'impresa che gli valse il titolo di "uomo dei record".
La sua figura imponente, con i suoi 191 cm di statura, e il suo stile elegante lo resero non solo un campione, ma anche un modello per diverse marche di costumi da bagno.
Il passo dalle piscine a Hollywood fu breve. Weissmuller abbandonò le competizioni sportive e si dedicò al cinema, interpretando Tarzan in 12 pellicole tra il 1932 e il 1948. Il suo grido iconico, creato artificialmente in post-produzione, divenne immediatamente riconoscibile e lo consacrò come il volto più famoso del personaggio ideato da Edgar Rice Burroughs. La sua presenza scenica, la fisicità e il carisma naturale lo resero il Tarzan definitivo, un'immagine indelebile per intere generazioni.
Weissmuller non si limitò a essere un attore e un atleta: il suo successo gli aprì le porte del mondo della moda, dove lavorò come modello. Ma, nonostante la fama, rimase sempre legato al suo passato di sportivo, continuando a promuovere il nuoto e lo sport come simboli di disciplina e determinazione.
Johnny Weissmuller è ricordato non solo come l’uomo che volava sulle liane, ma come una figura capace di unire due mondi apparentemente distanti: quello delle piscine e quello di Hollywood. A 124 anni dalla sua nascita, la sua eredità rimane viva, simbolo di un'epoca in cui lo sport e il cinema si incontravano per creare miti senza tempo.