I trionfi ad Alghero al Summerbeach e in Sardegna

Intervista a Yuri Balsamo: La passione senza età tra beach volley e benessere

Dal Brasile ad Uta

  Oggi abbiamo il piacere di intervistare Yuri Balsamo, un vero veterano del beach volley e Diet&Life Coach di successo. Con una carriera che si estende per oltre vent'anni, Yuri ha saputo combinare la sua passione per lo sport con un approccio olistico alla salute e al benessere, aiutando le persone a raggiungere un equilibrio tra mente e corpo. Dopo aver conquistato numerose vittorie, tra cui la celebre tappa nazionale B1 del Summerbeach di Alghero per più di un'occasione, Yuri continua a competere ad alti livelli, dimostrando che con dedizione e passione non esistono limiti di età. Oggi ci racconta la sua straordinaria carriera e i progetti per il futuro.

  1) Yuri, per iniziare, parlaci un po' di te e di come è nata la tua passione per la pallavolo. Quali sono stati i momenti chiave che ti hanno portato a dedicarti a questo sport fino a farne una carriera così lunga e appagante? La mia passione per la pallavolo è nata grazie a mio fratello maggiore, che ci giocava quando vivevamo in Brasile. Io ho cominciato a giocare seguendo le sue orme. Quando mi sono trasferito in Italia, avevo 14 anni e non conoscevo nessuno. Il pallone è diventato il mio modo di socializzare, l'unica via per integrarmi in una nuova cultura. Ho iniziato nelle categorie inferiori, ma già da subito i miei allenatori si accorsero delle mie capacità, tanto che sono stato promosso rapidamente in una squadra di seconda divisione. La svolta è arrivata quando un allenatore mi ha chiesto se volevo prendere sul serio questo sport, e da lì ho iniziato a giocare con una nuova determinazione. Ho avuto l'opportunità di allenarmi e migliorare continuamente, fino a quando sono stato invitato a partecipare a competizioni più importanti, come quelle di Tarquinia. Ricordo con particolare affetto quel periodo, perché ho cominciato a raffinare il mio gioco e a costruire le basi per una carriera che mi ha portato fino ai tornei nazionali in Italia e il mio definitivo trasferimento in Sardegna ad Uta. 

  2) Dopo vent'anni dalla tua prima vittoria al Summerbeach di Alghero, l'anno scorso sei tornato a trionfare nella tappa nazionale B1 di beach volley. Che emozioni hai provato rivivendo quel successo e come ti sei preparato per affrontare la competizione quest'anno? E che ricordi hai di quella di vent'anni prima? Tornare a vincere dopo vent'anni è stato incredibile. La prima vittoria ad Alghero è stata un momento indimenticabile della mia carriera, ero giovane, pieno di energia, e tutto era nuovo e affascinante. Rivivere quelle emozioni, vent'anni dopo, è stato come chiudere un cerchio. Tuttavia, questa volta c'era anche un elemento di rivincita personale: avevo avuto un infortunio al ginocchio qualche tempo prima, e riuscire a tornare in forma e competere a quel livello è stato un grande risultato. Per prepararmi alla competizione, ho lavorato duramente sulla mia condizione fisica e mentale. Sapevo che avrei dovuto dare il massimo, soprattutto dopo l'esperienza dell'anno scorso, dove ho provato sensazioni contrastanti. Quest'anno, nonostante tutto, sono riuscito a mantenere una forma fisica accettabile anche se del 70% delle mie possibilità.

  3) Quest'anno hai conquistato il secondo posto al torneo nazionale di beach volley B1, sempre al Summerbeach Village. Come hai vissuto questa esperienza rispetto alle edizioni precedenti e cosa pensi abbia fatto la differenza rispetto alla tua vittoria dell'anno scorso rispetto agli avversari? L'esperienza di quest'anno è stata intensa e differente rispetto agli anni precedenti. Con il mio compagno Menicali siamo riusciti comunque a raggiungere la finale, il che è già un grande traguardo. Tuttavia, fisicamente non ero al meglio: il mio ginocchio continuava a darmi problemi, e questo ha influito sulla mia capacità di reggere il ritmo della competizione. Sono soddisfatto di aver raggiunto il secondo posto, ti dico, non abbiamo perso la finale ma vinto il secondo posto. Chiaramente avrei preferito vincere la tappa ma essere arrivato così lontano in una condizione non ottimale è una prova di tenacia e passione che ho, da sempre, per questo sport. 

  4) Hai avuto una carriera straordinaria, lunga più di vent'anni. Qual è il tuo elisir per mantenerti competitivo e motivato per così tanto tempo in uno sport così esigente? Il segreto è semplice: passione e dedizione. La pallavolo, e in particolare il beach volley alla quale mi dedico per tutto l'anno dal 2013 dopo il ritiro dalla pallavolo, sono sempre stati per me più di un semplice sport; sono uno stile di vita. Ho sempre cercato di mantenere un equilibrio tra corpo e mente, prendendomi cura della mia salute fisica attraverso una dieta rigorosa e un allenamento costante. Inoltre, l'attenzione ai dettagli e la capacità di ascoltare il mio corpo mi hanno permesso di restare competitivo anche in età avanzata. Essere anche un Diet&Life Coach mi ha aiutato a comprendere meglio l'importanza di uno stile di vita sano e a trasmettere queste conoscenze agli altri. Mantenere una motivazione alta per così tanto tempo non è facile, ma la mia passione per lo sport e il desiderio di migliorarmi costantemente mi hanno sempre spinto a dare il massimo.

  5) Ora che hai superato i 40 anni, quali sono i tuoi progetti per il futuro? Continuerai a competere a livello agonistico o hai altri obiettivi in mente, magari legati al mondo dello sport o ad altre passioni? Superati i 40 anni, continuo a vedere la competizione come una grande passione, ma sono consapevole che non potrò farlo per sempre. Non ho ancora fissato una data per il ritiro; dipenderà molto da come mi sentirò fisicamente e mentalmente nei prossimi anni. Tuttavia, ho ancora tanta energia e voglia di competere, quindi per ora l'idea è quella di continuare. Parallelamente, mi piacerebbe sviluppare ulteriormente la mia attività di Diet&Life Coach, aiutando altre persone a raggiungere il loro equilibrio fisico e mentale. Il mondo dello sport ha sempre fatto parte della mia vita, e sono sicuro che, in un modo o nell'altro, continuerà a farlo.

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