L’appuntamento è per mercoledì 19 marzo a Cagliari presso l’Aula Magna del Seminario Arcivescovile in via Mons. Cogoni 9 alle ore 19:30 (ingresso dalle 18:30)
Il ‘900 è stato un secolo difficile per gli artisti figurativi, la rivoluzione scatenata dalla nascita della fotografia aveva messo in crisi molte delle prerogative soprattutto della pittura – senza un ritratto realizzato da un bravo pittore, ad esempio, i volti delle persone erano destinati a dissolversi per sempre – e aveva portato l’arte a cercare nuove formule per riaffermare la sua identità (dall’impressionismo all’espressionismo, al surrealismo, all’astrattismo e a tutti gli altri “ismi” che hanno caratterizzato quello che è stato definito ‘il secolo breve’); di questa frenetica ricerca aveva subito approfittato il mercato che, fingendo di assecondarla,
ha imposto e tutt’ora impone le sue regole dettate da criteri mercantili che qui non sto ad approfondire.
Sta di fatto che questo sistema ha penalizzato in molti modi gli artisti figurativi.
È capitato così che artisti anche di valore siano stati “sepolti” in realtà regionali o, addirittura, provinciali.
L’Università di Aristan, utilizzando le immagini tratte da una collana di monografie esemplare ed economica pubblicata dalla Ilisso Edizioni, cercherà come in un gioco di dare uno sguardo alla pittura del ‘900 in Sardegna privilegiando la sua componente erotica. Terrò io questa lezione. Proporrò una hit parade dichiaratamente arbitraria (e pertanto inconfutabile) dei dieci artisti sardi più erotici nel ‘900. Si partirà dal decimo posto per risalire man mano sino al podio. Il tasso di erotismo in alcuni casi non coinciderà con una qualità eccelsa dell’artista, non mancheranno infatti pesanti stroncature, ma potremo ammirare anche opere
d’arte di valore assoluto.
Mi affiancherà in questa impresa Ambra Pintore che abbinerà ad ogni artista un brano musicale scelto dal panorama internazionale e locale e lo eseguirà con la sua band composta dagli ottimi Roberto Scala (basso e
fisarmonica), Federico Valenti (chitarre) e Diego Milia (sax e violino).
Noi docenti saremo accompagnati sul palco come sempre dalla ormai celeberrima Banda Musicale di Monastir diretta dal Maestro Alessandro Cabras, e la lezione si chiuderà con l’intervento del giornalista e raffinato storico della musica Giacomo Serreli che in questo caso proporrà la canzone “Sexy Fonni” di Benito Urgu, una esilarante parodia delle canzoni sexy che imperversavano negli anni ’70 e che stazionò per mesi nelle classifiche nazionali.