A Cagliari, la prevenzione sanitaria tra gli over 65 resta un tema trascurato. Meno della metà degli anziani si sottopone regolarmente a controlli medici, mentre molti continuano a ignorare le buone abitudini fondamentali per mantenere un buono stato di salute. È quanto emerge da un’analisi sui comportamenti sanitari della popolazione anziana, che mette in luce una scarsa propensione alla prevenzione e una diffusa difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari.
I dati raccontano un quadro preoccupante: solo il 43% degli over 65 effettua controlli regolari, mentre il 52% ammette di condurre una vita sedentaria e appena il 13% pratica attività fisica, anche in maniera saltuaria. L'alimentazione non è da meno, con solo il 28% degli intervistati che dichiara di seguire una dieta equilibrata. Sul fronte delle abitudini a rischio, un terzo degli anziani cagliaritani non evita fumo e alcol, confermando una generale sottovalutazione degli effetti negativi di uno stile di vita poco sano.
Eppure, il timore per il futuro è concreto: il 63% teme di perdere autonomia, mentre il 40% si preoccupa della possibilità di diventare non autosufficiente. A rendere ancor più gravoso il quadro, il 34% degli over 65 si dice angosciato dai costi delle cure mediche, un aspetto che incide sulle scelte legate alla salute e che contribuisce al fenomeno della rinuncia alle cure.
A frenare la prevenzione non è solo la mancanza di consapevolezza, ma anche la difficoltà logistica nell’accesso ai servizi. Le visite mediche a domicilio risultano il servizio più richiesto per migliorare la qualità dell’assistenza (45%), mentre un 22% si dice interessato alla telemedicina. Anche il supporto per le faccende domestiche viene indicato come una necessità crescente (32%), mentre il 19% valuta la sottoscrizione di una polizza sanitaria integrativa per affrontare con maggiore serenità eventuali imprevisti legati alla salute.
Se da un lato il sistema sanitario è chiamato a garantire maggiore accessibilità e servizi più vicini alle esigenze della popolazione anziana, dall’altro emerge con forza la necessità di promuovere una cultura della prevenzione, per evitare che la rinuncia alle cure e la mancanza di abitudini salutari continuino a incidere negativamente sulla qualità della vita degli over 65.