La nuotatrice paralimpica Francesca Secci torna da Lignano con le mani piene

  Doveroso sommergerla di complimenti e rimanere continuamente stupefatti per la sua pluriennale confidenza con i risultati eclatanti. Ma per la nuotatrice della Sa.Spo. Cagliari Francesca Secci, i due ori conquistati a Lignano Sabbiadoro durante i Campionati Italiani Assoluti Invernali di Nuoto Paralimpico, evolutisi in simbiosi con la tappa italiana delle World Series di Para Swimming, passano un pochetto in secondo piano, lasciando spazio all’argento nei 400 stile che ha disegnato nella sua testa quel noto visino indicante uno stato di perplessità. Lei e il suo allenatore Alessandro Medda si sono guardati negli occhi e hanno cominciato a indagare sul perché la performance non sia andata secondo le aspettative, dopo ore e ore di sedute al cloro nelle settimane invernali. 

  “Non sono soddisfatta perché rispetto al tempo che ho realizzato agli estivi di Napoli in vasca lunga è un po’ alto – ammette Francesca – ma cercherò di capire cosa è successo fra due settimane, nella gara in vasca corta master; li constaterò se la differenza è dovuta alla lunghezza della corsia, oppure a qualcos’altro. Eh, già, l’allenamento a senso unico con a disposizione solo piscine da venticinque metri penalizza la campionessa selargina che in Sardegna non può trovare di meglio. La piazza d’onore è stata condizionata pure dalla presenza della forte nuotatrice Margherita Sorini che è stata riclassificata passando dalla categoria S10 a quella di Francesca (S9). Sente pure la mancanza della sua rivale Vittoria Bianco che ha preferito cimentarsi nelle World Series ma non negli Italiani. 

  Al contrario l’isolana, dopo aver incamerato la silver medal con il tempo di 5.26.91, nonostante mancasse poco all’imbarco, ha disputato anche la finale B Para Swimming concludendola in 5.27.34. E poi, infilata la tuta in fretta e furia, è seguita la fuga in aeroporto. Durante il viaggio, con Alessandro Medda alla guida, hanno anche discusso sui due successi nei 200 misti (3.00.83) e i 100 farfalla (1.22.34). “Alessandro mi è sembrato abbastanza contento di come sono andate le cose – dice Francesca – ma è già proiettato a maggio, quando affronterò il campionato italiano nazionale master FINP e agli assoluti estivi di giugno. Poi mi si spalancheranno le avventure in acque libere”. 

  Doveroso precisare che nelle due prestazioni vincenti l’insegnante campidanese è scesa di due secondi rispetto alle analoghe competizioni dello scorso anno. “C’è sempre un ma – interviene di nuovo l’olimpionica - perché se confrontiamo i tempi con quelli ottenuti in vasca corta c’è qualche differenza”. Nei momenti di relax si è fatta coinvolgere dall’evento internazionale e dalla presenza di tanti prospetti famosi e vincenti: “E’ sempre un piacere rivedere i vecchi compagni di nazionale – continua Secci – e anche guardare le gare è molto bello e piacevole, mi diverte moltissimo quando poi si respira un bel clima extra nazionale”. Infine i ringraziamenti: “In primis ad Alessandro, oltre ad essere un bravo tecnico è anche un accompagnatore indispensabile; il suo supporto è fondamentale, tutto questo non si potrebbe fare se non ci fosse lui. Grazie anche a papà Claudio che come al solito ha organizzato la trasferta. Alla Sa.Spo, alla Ferrini che mi consente di fare qualche gara in C2 General 2 più, concedendomi pure qualche spazio d’acqua quando gli impegni lavorativi mi impediscono di usufruire di quelli riservatimi dalla Sa.Spo”. E dal sodalizio cagliaritano, a nome di tutta la società interviene il presidente Luciano Lisci: “Francesca prepara con attenzione i suoi obiettivi e se non ci sono fattori esterni che la ostacolano, riesce sempre a centrarli. Complimenti da tutti noi e ci auguriamo che possa collezionare tanti podi anche nella stagione 2023”

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