Cielo alto e aria che profuma già di primavera. È la mattina del 31 marzo al Campo Basa di Olbia, un giorno di festa per la meglio gioventù della palla ovale sarda. Sotto il sole, con l'entusiasmo travolgente di chi sogna in grande, si sono dati battaglia – sportivamente parlando – i giovanissimi dell’Under 14: Amatori Rugby Alghero, Sassari Rugby e Bulldog contro gli agguerriti padroni di casa dell’Olbia.
La freschezza atletica e la sfrontata eleganza con cui i ragazzi algheresi hanno interpretato la partita merita un inciso speciale: si vede la mano sapiente e il metodo preciso di un team di tecnici appassionati come Marcello Russo, Gabriele Bardino, Maurizio Marra e Riccardo Piras. La squadra, al di là dei risultati del campo, ha mostrato una crescita evidente, frutto di passione, tecnica e della fame sportiva che segna i futuri campioni.
Ma la mattinata di Olbia non si è fermata ai più grandi. Dopo gli Under 14, la scena se la sono presa loro: i piccolissimi del settore Propaganda, guidati dall'affiatatissimo trio Margherita Tsatsaris, Gabriele Urgias e Michele Canulli. Una festa di colori e sorrisi, di corse in libertà, quasi a ricordarci che il rugby, in fondo, è un gioco. La magia vera si è vista quando i bambini hanno cominciato a mischiarsi tra squadre, trasformandosi spontaneamente in un'unica, festante brigata ovale, segno evidente che questo sport è il più democratico e inclusivo di tutti.
L’Amatori Rugby Alghero crede fortemente in questo spirito: i cancelli del campo di Maria Pia restano sempre aperte ai giovani talenti che vogliono misurarsi con la palla ovale. Gli allenamenti si svolgono regolarmente ogni martedì, giovedì e venerdì dalle 17.30, con l’intenzione costante di ampliare la grande famiglia algherese.
Se il rugby è davvero poesia collettiva, ieri a Olbia abbiamo letto versi meravigliosi. E i giovani dell’Alghero sono destinati, ne siamo certi, a firmare pagine bellissime nel futuro del rugby isolano.