Oggi, Alghero piange la perdita di uno dei suoi figli più illustri, un uomo che ha saputo trasformare il nettare degli dei, l'olio d'oliva, in un simbolo di eccellenza e orgoglio: Domenico Manca, fondatore dell'Oleificio San Giuliano.
Manca non è stato solo un imprenditore; è stato un visionario, un uomo che ha saputo vedere oltre i confini del suo oliveto, che ha intuito il potenziale nascosto nelle antiche terre della sua Alghero. Con le mani sporche di terra e il cuore impregnato di passione, ha scritto una pagina importante nella storia dell'agricoltura italiana.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, non solo nei campi che ora piangono il loro padrone, ma nel cuore di chiunque abbia avuto il privilegio di assaporare il suo olio, un prodotto che racchiudeva l'essenza stessa della Sardegna, un'isola dove la natura e l'uomo da sempre dialogano con rispetto e amore.
Domenico Manca era un uomo della terra, un custode di tradizioni, ma al tempo stesso un innovatore, un pioniere che non ha mai avuto paura di guardare al futuro. Ha saputo combinare sapientemente le antiche tecniche di produzione con le più moderne tecnologie, facendo dell'Oleificio San Giuliano un faro di eccellenza nel mare, a volte tempestoso, dell'agricoltura moderna.
La sua figura si staglia ora, nella memoria collettiva, come un gigante benevolo, un maestro che ha insegnato a molti l'arte di coltivare, produrre e amare l'oro verde, l'olio d'oliva. Un uomo che ha saputo portare il nome di Alghero e della Sardegna sui mercati internazionali, elevando l'olio d'oliva a una forma d'arte.
In questo momento di lutto, non possiamo che unirci al dolore della sua famiglia e di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di imparare da lui. Il suo lascito non è solo nelle bottiglie di olio che portano il suo nome, ma nel cuore di ogni albero di olivo che continua a crescere sotto il sole della sua amata terra.
Domenico Manca, il suo nome rimarrà per sempre sinonimo di qualità, dedizione e amore per la terra. La sua eredità vive nelle mani di chi continua a coltivare la terra con lo stesso amore, lo stesso rispetto e la stessa passione che lui ha sempre mostrato.