Ad Alghero si lavora per scrivere una nuova pagina della viabilità urbana. La circonvallazione, progetto inseguito per anni tra promesse, rinvii e fondi risicati, prende finalmente forma. La prima rotatoria, quella di via Vittorio Emanuele, sarà il punto di partenza di un’infrastruttura destinata a cambiare il volto della città. Nei prossimi giorni l’assessore ai lavori pubblici, Francesco Marinaro, insieme ai tecnici comunali e all’impresa esecutrice, effettuerà un sopralluogo per definire i dettagli operativi e garantire che il cronoprogramma venga rispettato.
I lavori per la rotatoria porteranno inevitabilmente disagi, con deviazioni temporanee e percorsi alternativi. Ma è il prezzo da pagare per completare un’opera che promette di decongestionare un traffico diventato insostenibile, soprattutto nei mesi estivi. Prima di stendere l’asfalto, saranno trasferiti sottoterra i cavi della rete elettrica e della telefonia, un lavoro che, se eseguito con cura, dovrebbe evitare futuri interventi di manutenzione.
Il cantiere, al momento, si concentra lungo via Carrabuffas, tra il quartiere del Carmine e l’ex fabbrica Brundu.
Questa sezione, che copre quasi la metà dell’intero percorso, potrebbe essere inaugurata già in primavera. Nonostante ciò, i ritardi accumulati nel tempo sono difficili da ignorare. La circonvallazione, immaginata per collegare via Vittorio Emanuele con le arterie principali come la Statale 292 e la provinciale per Bosa, avrebbe dovuto essere completata da anni. I finanziamenti regionali, che nel 2008 ammontavano a 4 milioni di euro, sono stati incrementati fino a 10,5 milioni nel 2010, ma i cantieri non hanno mai avuto vita facile tra ostacoli burocratici e rallentamenti politici.
Il progetto, ambizioso nella sua concezione, prevede cinque rotatorie, quattro corsie, una pista ciclabile e marciapiedi per un totale di 27 metri di larghezza. Numeri importanti per una città che soffoca nel traffico e che cerca, con questa infrastruttura, una via di fuga. Sarà sufficiente? Dipenderà dalla capacità di gestione dell’amministrazione e dalla rapidità con cui i lavori verranno ultimati.
Alghero guarda avanti, ma lo fa con il peso di un passato fatto di promesse disattese. La circonvallazione non è solo una strada: è un test. Un test per chi governa e per chi, come i cittadini, aspetta da troppo tempo un cambiamento vero.