Non si placano le polemiche attorno alla Fondazione Alghero. Dopo le dichiarazioni del sindaco Raimondo Cacciotto a difesa del Consiglio di amministrazione dell'ente, è il gruppo consiliare di Forza Italia a prendere duramente posizione. Marco Tedde, insieme a Caria, Peru, Bardino e Ansini, contesta la legittimità delle recenti prese di posizione e denuncia «una confusione conclamata sia in Comune che nella Fondazione stessa».
«Non si ha notizia della redazione del documento programmatico triennale, che secondo lo Statuto il Consiglio di Amministrazione avrebbe dovuto approvare entro 90 giorni dal suo insediamento – affermano gli esponenti azzurri –. Una grave violazione statutaria che impedisce di rendere pubblica l'idea di gestione dell'ente in politiche culturali e di promozione turistica della città. Invece circolano più o meno clandestinamente sui banchi della maggioranza relazioni e bandi alla ricerca di pseudo amici esperti».
Secondo i consiglieri di Forza Italia, «una preoccupante anarchia ha ucciso in culla la possibilità per Fondazione di proiettare una visione d'insieme della sua attività futura». Le tensioni, sottolineano, si sarebbero ulteriormente aggravate per via di «sponsorizzazioni del presidente Porcu ad eventi ed incontri rispettabilissimi, ma che non rientrano nel perimetro delle attività di Fondazione, bensì in ambiti politici amicali».
I forzisti non risparmiano critiche nemmeno al primo cittadino: «È umanamente comprensibile il maldestro tentativo del Sindaco di ergersi a difensore del presidente Porcu, diffondendo e firmando un comunicato predisposto dal M5S che le forze di maggioranza si sono rifiutate di sottoscrivere. Ma Alghero e gli algheresi non possono tollerare che Cacciotto affermi di avere personalmente dato a Fondazione l'indirizzo di occuparsi di sport».
«Il problema è che lo Statuto di Fondazione e il contratto di servizio fra Comune e Fondazione non contemplano la parola "sport" – continuano Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini –. È veramente preoccupante che il CdA di Fondazione e l'Amministrazione non sappiano che fino a quando non si modificherà lo Statuto, la Fondazione non potrà occuparsi di sport. Ed è ancora più grave perché il Sindaco ha la delega allo sport».
La conclusione è netta: «Il tentativo del Sindaco di difendere il Presidente di Fondazione attaccato dalla maggioranza è simpaticamente fallito. La classica situazione in cui la pezza è peggiore del buco».