CAGLIARI – La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha messo fine alla speranza di un dialogo tra la proposta di legge popolare Pratobello 24, sostenuta da oltre 211mila firme, e il discusso disegno di legge 45 sulle aree idonee per gli impianti di energia rinnovabile. Con fermezza, la Todde ha chiarito che non ci sarà nessun ritorno in commissione per far convergere le due normative.
"Non c'è nessuna possibilità," ha affermato la governatrice, ricordando come i due testi abbiano finalità distinte. "Pratobello ha una finalità sospensiva, mentre la legge 45 ha una funzione pianificatoria," ha spiegato.
La legge regionale 5, che già prevede una moratoria temporanea sulle installazioni, secondo la Todde sarebbe sufficiente per garantire il rispetto del territorio in attesa di una normativa più strutturata.
La governatrice ha sottolineato che la Sardegna necessita di un quadro di pianificazione per determinare quali aree saranno destinate agli impianti e quali andranno tutelate. La legge 45 punta proprio a questo obiettivo, ed è stata costruita tenendo conto anche di alcune osservazioni avanzate dai comitati locali. Tuttavia, come ha precisato la Todde, non tutti i comitati sono disposti a collaborare. “Alcuni hanno fatto osservazioni che abbiamo integrato, altri invece non accettano alternative a Pratobello," ha dichiarato.
Intanto, l'Aula del Consiglio regionale si prepara per la discussione generale, mentre la minoranza, in riunione, riflette su come rispondere a questa decisa presa di posizione della governatrice.