"La bocciatura del referendum sull'Autonomia differenziata da parte della Corte Costituzionale non incide di fatto sull'obiettivo che la Sardegna, da subito si è posta: salvaguardare la nostra specialità e l'uguaglianza tra i cittadini che devono avere gli stessi diritti su tutto il territorio nazionale senza alcuna distinzione".
È il commento del presidente del Consiglio regionale della Sardegna Piero Comandini all'indomani della decisione della Corte che ha dichiarato l'inammissibilità del referendum presentato per abrogare la legge Calderoli.
"Ora è il momento di fare una profonda riflessione per capire il ruolo delle Regioni, dell'Autonomia, il significato della specialità", ha sottolineato Comandini che proprio ieri, durante la conferenza stampa di bilancio dei primi mesi di legislatura targata campo largo ha posto l'accento sulla necessità di ridefinire per la Sardegna a Statuto speciale un nuovo rapporto di equilibrio con lo Stato.
"Auspico che tutte le Regioni percorrano una strada comune per il bene del nostro Paese. Non è più tempo di 'fughe in avanti' ragioniamo insieme per dare la stessa dignità ai nostri territori".