Dopo le recenti dichiarazioni dell’opposizione riguardo alla riunione del Parco di Porto Conte andata deserta, i partiti di maggioranza intervengono per smentire qualsiasi ipotesi di tensioni interne e ribaltano le accuse, richiamando i precedenti della passata amministrazione.
L’assenza di alcuni consiglieri di maggioranza alla riunione, secondo l’opposizione, sarebbe un segnale di "sfiducia" nei confronti del Presidente dell’Assemblea, espressione del Partito Democratico. Un’interpretazione che i gruppi di governo respingono categoricamente, parlando di una lettura "del tutto infondata" e riconducendo l’episodio a "impegni personali, in alcuni casi imprevisti, cosa che può verificarsi nel corso di un mandato".
La replica della maggioranza si fa più incisiva nel momento in cui richiama le dinamiche della scorsa legislatura, sottolineando che le difficoltà nel garantire il numero legale non sono un'anomalia, ma un evento che ha caratterizzato anche la precedente amministrazione. "La stessa opposizione sembra dimenticare le difficoltà riscontrate durante la scorsa legislatura, quando, sotto il loro governo, si verificava frequentemente l'impossibilità di raggiungere il numero legale in assemblea, a causa delle numerose assenze dei componenti della maggioranza, che portavano all'annullamento delle riunioni", si legge nella nota congiunta. Un passaggio che ribalta l’accusa iniziale, lasciando intendere che chi oggi critica fosse, fino a poco tempo fa, protagonista di situazioni analoghe.
L’elemento centrale del comunicato è la smentita di qualsiasi attrito con il Presidente dell’Assemblea. "Non esiste alcuna frattura o tensione con il Presidente dell'Assemblea, che sta lavorando dal primo giorno coinvolgendo anche l'opposizione nella programmazione dei lavori". La maggioranza ribadisce il proprio impegno per "una gestione corretta degli enti locali", definendosi aperta al confronto istituzionale ma respingendo "letture strumentali" della vicenda.
La polemica si inserisce in un contesto più ampio di tensione politica attorno alla governance del Parco di Porto Conte, un ente che, per la sua natura e la sua missione, si regge sull’equilibrio tra esigenze di tutela ambientale, sviluppo del territorio e trasparenza amministrativa. La vicenda non sembra destinata a chiudersi qui, ma per ora la maggioranza chiude il cerchio e marca una linea netta: nessun problema interno, solo polemiche inutili.