Villa Maria Pia e il nodo politico: la posizione del PD algherese


Il dibattito su Villa Maria Pia si è riacceso con la recente proposta del gruppo consiliare di Forza Italia di destinarla a Centro Diurno per persone con disabilità gravi. Un tema delicato, che meriterebbe un’analisi approfondita e soluzioni pragmatiche. Tuttavia, secondo il Partito Democratico di Alghero, la proposta appare più come un’iniziativa politica strumentale che come un piano concreto e realizzabile.

“Villa Maria Pia non è solo un immobile, ma un luogo con una memoria storica profonda e spesso dimenticata”, sottolineano i democratici, ricordando il contributo dello storico Marcel A. Farinelli nel ricostruire il valore di quest’area, che attraversa la storia di Alghero dal Medioevo alla bonifica fascista fino alla Seconda Guerra Mondiale. È stata testimone di repressione politica, colonizzazione e trasformazione economica e sociale.

L’amministrazione Cacciotto ha una visione più ampia per il futuro di Villa Maria Pia: “valorizzare Villa Maria Pia come nuovo centro culturale e sociale della città, un luogo in cui ospitare eventi culturali e al servizio dello sport e delle imprese del settore primario”. L’obiettivo non è solo garantire la fruizione di spazi pubblici, ma anche “raccontare e tramandare la storia di questa città e del suo territorio, integrando anche servizi di pubblica utilità”.

Il punto critico sollevato dal PD riguarda la sostenibilità della proposta di Forza Italia, che “propone una struttura per disabilità gravi senza alcuna analisi di fattibilità seria”. L’amministrazione evidenzia che un Centro Diurno per persone con disabilità complesse non può essere improvvisato: “Gestire un centro di questo tipo significa garantire attrezzature idonee con personale medico e infermieristico specializzato, operatori socio-sanitari dedicati, nonché un'infrastruttura idonea a rispondere a esigenze di assistenza qualificata”.

Villa Maria Pia, nella sua conformazione attuale, difficilmente potrebbe soddisfare tali requisiti senza interventi strutturali profondi e costosi, con il rischio di “creare ambienti inadeguati e isolati, con gravi conseguenze sulla qualità delle prestazioni”. Invece di prospettare soluzioni irrealistiche, per il PD è necessario un approccio più responsabile: “Non possiamo permetterci che una proposta lanciata senza basi concrete si trasformi in uno specchietto per le allodole, un’illusione che crea false aspettative e che non risolverebbe i problemi delle famiglie, ma li aggraverebbe”.

Ma il PD non si ferma qui e accusa direttamente Forza Italia di non aver affrontato il tema della disabilità durante i propri mandati amministrativi: “Se davvero Forza Italia avesse voluto affrontare il tema della disabilità, perché non ha provveduto nei decenni in cui ha governato, anche in Regione, ad investire in un centro pienamente attrezzato?”.

Il riferimento è anche alla gestione dei beni pubblici sotto l’amministrazione precedente: “Chi oggi si erge a paladino delle famiglie con persone con disabilità gravi dimentica che, quando amministrava la città, non ha mai realizzato un Centro Diurno per loro”.

La critica si allarga alla ex assessora Caria e alla gestione della Merenderia, un altro spazio pubblico che, secondo il PD, è stato lasciato in stato di abbandono: “A Forza Italia e all’ex Assessora Caria ricordiamo la grave responsabilità per come hanno mal gestito un bene pubblico prezioso qual è la Merenderia. Un luogo lasciato al degrado, all’incuria e alle occupazioni abusive”.

Il Partito Democratico rivendica il lavoro svolto dall’amministrazione in questi mesi per restituire valore agli spazi pubblici: “Mentre la Villa era abbandonata da anni, ammalorata da colonie di tortore e a rischio di occupazione, il PD in questi pochi mesi sta dimostrando che una politica fatta di soluzioni e non di slogan è possibile”.

Infine, la chiusura è netta: “Il Partito Democratico e l’amministrazione Cacciotto continueranno a lavorare affinché Alghero sia una città che include e valorizza la sua storia, garantendo servizi alle persone più fragili, ma senza svendere la memoria collettiva per meri giochi politici”.

Il dibattito è aperto, ma la posizione del PD è chiara: il futuro di Villa Maria Pia non può essere frutto di improvvisazione o di proposte elettoralistiche. La tutela della memoria storica e l’inclusione sociale devono andare di pari passo, senza che l’una pregiudichi l’altra.

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