Il Consiglio comunale di Alghero ha approvato l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza per regolamentare la sosta a pagamento nei parcheggi degli ospedali cittadini. La decisione segue una delibera della Giunta (380-381/2024) che ha istituito nuove aree di sosta tariffata in città, includendo anche l'Ospedale Marino e il Civile, con l’obiettivo di garantire un accesso più ordinato e riservato a chi frequenta le strutture sanitarie per necessità. Il provvedimento stabilisce che il pagamento non sarà applicato a personale sanitario, pazienti e accompagnatori, i quali avranno diritto a un’esenzione totale o parziale dai costi della sosta, in base a specifiche fasce orarie e modalità di accesso. "L’introduzione di parcheggi a pagamento regolamentati – si legge nell’atto – consentirà una gestione più efficace delle aree di sosta, evitando occupazioni improprie e garantendo la disponibilità di posti per chi deve recarsi in ospedale per cure e visite mediche". Tra le misure previste, anche un sistema di controllo rigoroso, con il coinvolgimento della Polizia Municipale e di personale incaricato, per monitorare il rispetto delle nuove regole ed evitare abusi nell’utilizzo degli spazi riservati. Il dibattito si è acceso soprattutto sulla necessità di garantire un equilibrio tra la regolamentazione della sosta e la tutela del diritto di accesso ai servizi sanitari. Da qui l’integrazione di un ulteriore punto che prevede il coinvolgimento delle commissioni consiliari, della ASL e dell’AOU nella definizione delle tariffe e della regolamentazione dell’area di sosta, per assicurare una soluzione condivisa e funzionale. La decisione si inserisce in un quadro più ampio di riorganizzazione della viabilità cittadina, allineandosi a quanto già avviene in molte altre città italiane. L’obiettivo dichiarato dall’amministrazione è quello di garantire una migliore fruizione degli spazi pubblici, prevenendo il fenomeno della sosta selvaggia e assicurando la priorità a chi ha effettivamente necessità di recarsi negli ospedali per motivi sanitari.