Todde sfida Fratelli d'Italia: “Lascio le polemiche agli altri, noi lavoriamo su manovra e sanità”

Mentre in Consiglio regionale infuria il dibattito politico, la presidente della Regione Alessandra Todde mantiene il punto e ribadisce la centralità dell’azione di governo: "Lascio le polemiche agli altri, il nostro compito è lavorare per il bene della Sardegna".

Un messaggio chiaro e diretto, in risposta alle critiche di Fratelli d’Italia, che nei giorni scorsi aveva attaccato la maggioranza per la gestione della mozione sulla decadenza della governatrice e il ricorso alla Corte Costituzionale. "La manovra finanziaria è stata approvata in Giunta lo scorso 29 gennaio. Abbiamo richiesto il parere dei revisori dei conti, che arriverà nei prossimi giorni. Completato questo passaggio, il testo sarà trasmesso in Consiglio regionale", spiega Todde, chiarendo che la discussione seguirà l’iter previsto.

All’ordine del giorno, accanto alla legge di bilancio, c’è la riforma sanitaria, che presto approderà in Aula: "La nostra proposta di riorganizzazione sanitaria ha concluso il suo iter in Commissione", precisa la presidente. "L'emergenza sanitaria è la priorità per la Sardegna e va affrontata con la massima attenzione e sensibilità, così come la manovra finanziaria, che deve liberare risorse per il territorio".

Todde sottolinea anche un altro passaggio chiave dell’azione di governo: la legge regionale "Salva Casa", il cui iter è stato completato in Giunta e sarà presto illustrato nei dettagli in una serie di incontri con amministratori locali e cittadini. "Abbiamo lavorato per mettere a punto un quadro normativo chiaro e razionale, in linea con le esigenze del nostro territorio. Continueremo a lavorare duramente, perché la Sardegna ha bisogno di cambiamento e risultati, non di chiacchiere", conclude la governatrice.

La Giunta regionale ha inoltre approvato il Disegno di legge sul riordino della normativa edilizia e urbanistica regionale, in armonia con il Decreto Salva Casa nazionale. "Vogliamo semplificare la vita ai cittadini, ma al contempo sbarrare la strada a qualsiasi tentazione di speculazione edilizia", afferma la presidente Todde.

Il testo, elaborato dall’assessore all’Urbanistica Francesco Spanedda, integra il decreto nazionale con misure specifiche per la Sardegna, mantenendo il riferimento alla legge regionale vigente (n. 23 del 1985). L’obiettivo è fornire ai cittadini strumenti chiari per regolarizzare piccole difformità edilizie, spesso derivanti da costruzioni non completamente conformi realizzate in passato. "Questo permetterà ai proprietari di accedere ai finanziamenti pubblici, come i bonus edilizi", sottolinea Spanedda.

La norma punta anche a sbloccare il mercato immobiliare, agevolando la compravendita e facilitando gli interventi di ristrutturazione edilizia. Tuttavia, alcuni punti del Decreto Salva Casa nazionale non sono stati recepiti nel disegno di legge regionale: "Non abbiamo voluto abbassare da 28 a 20 mq la superficie minima degli alloggi né consentire ampie deroghe sulle altezze interne", precisa la presidente. "Non possiamo permettere che si costruiscano case-loculo, il tema della crisi abitativa si affronta investendo sull’edilizia pubblica, come abbiamo fatto con lo stanziamento di 300 milioni di euro ad Area".

L'assessore Spanedda evidenzia infine il carattere strategico della nuova normativa: "Questo è solo il primo passo verso un nuovo Testo unico dell’edilizia regionale, che garantirà un quadro normativo chiaro e stabile, evitando sovrapposizioni e incertezze interpretative per cittadini, professionisti e imprese".

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