Sul set di Riccardo Milani: al via le riprese in Sardegna

  Le riprese del nuovo film di Riccardo Milani, La vita va così, prodotto da Our Film, sono iniziate a Cagliari. La pellicola vede protagonisti Virginia Raffaele, Diego Abatantuono e Aldo Baglio, con le riprese che si concentreranno principalmente nel sud della Sardegna, in particolare nel territorio di Teulada. La storia racconta di una comunità stretta tra il sogno del lavoro e la difesa del proprio territorio. Nel cast figurano numerosi interpreti sardi, tra cui spicca Ignazio Mulas, non professionista, scelto per il ruolo di Ovidio Marras.

  Marras è il pastore che, alcuni anni fa, fece parlare di sé per aver difeso la sua terra dall'assalto di un gruppo imprenditoriale intenzionato a costruire un mega resort nella zona di Capo Malfatano. L'ambientazione autentica e la scelta di attori locali conferiscono alla pellicola un forte legame con la realtà isolana, sottolineando le tensioni tra progresso e tutela del territorio. Un'opera che si preannuncia capace di raccontare con sensibilità una delle tante battaglie per la difesa dell'identità e del paesaggio sardo.

Attualità

Un mito che si rinnova: la persistenza della teoria cazara nel XXI secolo
Il mito della discendenza cazara degli ebrei ashkenaziti, benché screditato dalla storiografia e dalla genetica, continua a proliferare nell'era digitale. La sua resilienza non dipende dalla solidità delle prove, bensì dalla capacità di adattarsi ai nuovi mezzi di comunicazione e alle trasformazioni culturali della società...

Quando la storia diventa mito: la teoria cazara e l’illusione della verità
  Nella sterminata selva della disinformazione storica, poche teorie hanno avuto la stessa capacità di radicarsi nella cultura complottista come quella che lega gli ashkenaziti ai cazari. Si tratta di una narrazione che affonda le radici in una rilettura distorta di eventi storici, amplificata da autori pseudo-accademici, ideologi estremisti e...

We Are Machinez: la band rap-metal creata dall’IA che interroga il futuro dell’arte
  Si chiamano We Are Machinez, hanno pubblicato il loro primo EP, The Age of Machinez, e arrivano da Alghero. Ma non sono un gruppo in carne e ossa. Si tratta di un progetto interamente digitale, concepito da Sigla, pseudonimo di Claudio Simbula, giornalista, autore e creativo. La band non suona, non prova, non esiste nel senso tradizionale...