Il sipario si chiude su un’edizione del Festival di Sanremo che, come da tradizione, non ha mancato di riservare sorprese e accendere polemiche. A vincere questa edizione è stato Olly con il brano “Balorda nostalgia”, un pezzo che, più che conquistare, ha diviso il pubblico e la critica. Il cantautore ha prevalso in un’edizione segnata dall’ampio utilizzo dell’autotune e dal dibattito sul ruolo della musica dal vivo nella kermesse più prestigiosa della canzone italiana.
Le reazioni del pubblico e le polemiche L’annuncio della vittoria di Olly ha suscitato reazioni contrastanti: se da un lato c’è stato l’entusiasmo dei suoi fan, dall’altro non sono mancati fischi e dissensi da parte di chi avrebbe preferito un altro esito. La discussione si è accesa già quando Achille Lauro e Giorgia sono stati esclusi dai primi cinque posti della classifica, scatenando un boato di protesta all’Ariston che ha tardato a spegnersi. Anche quest’anno, dunque, Sanremo non si è sottratto alle polemiche sul sistema di voto e sulle decisioni della giuria.
A completare la classifica finale:
5° posto: Simone Cristicchi, che ha vinto il Premio Bigazzi per il miglior componimento musicale e il Premio della Critica Mia Martini.
4° posto: Fedez.
3° posto: Brunori Sas, che si è aggiudicato il Premio Bardotti per il miglior testo.
2° posto: Lucio Corsi, l’ultimo vero musicista che avrebbe potuto evitare il trionfo di un interprete che fa uso massiccio dell'autotune.
Il verdetto finale ha inevitabilmente sollevato interrogativi sul futuro della musica italiana. Con 10 artisti su 29 in gara che hanno utilizzato l’autotune, e con uno di loro che ha addirittura vinto il Festival della Canzone Italiana, ci si chiede con sgomento in che direzione vogliano andare la musica, la discografia e persino il concetto stesso di merito.
"Sono molto contento! Grazie al maestro Pallotti alla direzione, all'orchestra, a voi" ha dichiarato l’artista visibilmente emozionato sul palco, stringendo tra le mani il prestigioso Leone d’Oro.
E adesso? La vittoria di Olly lascia aperte molte domande: il brano vincitore riuscirà davvero a lasciare un segno o si perderà rapidamente tra le uscite discografiche della stagione? E soprattutto, questo trionfo rappresenta un punto di svolta definitivo per la direzione che prenderà Sanremo nei prossimi anni?
Ancora una volta, il Festival di Sanremo si conferma non solo come un evento musicale, ma anche come un termometro del cambiamento (e delle tensioni) nel panorama musicale italiano.