Continuità aerea garantita su Alghero: la Regione risponde con Volotea e Ita Airways

  Dopo mesi di incertezza e preoccupazione, la continuità territoriale su Alghero ha finalmente trovato una soluzione, grazie agli sforzi congiunti della Regione Sardegna e l’aumento della base d’asta che ha reso più appetibile il bando per le compagnie aeree. La gara per le rotte Alghero-Roma Fiumicino e Alghero-Milano Linate, che fino a pochi giorni fa sembrava compromessa, ha visto la partecipazione di due attori importanti del panorama aereo: Volotea e Ita Airways. L'assessora dei trasporti, Barbara Manca, ha sottolineato l’importanza di questo traguardo, affermando che “gli sforzi della Regione sono stati premiati”. Le due compagnie, rispettivamente, si occuperanno delle rotte verso Roma (Volotea e Ita) e Milano (Ita), assicurando la mobilità fino all’ottobre 2025. 

  Un successo che, fino a pochi mesi fa, appariva incerto a causa dell'assenza di partecipanti alla gara precedente. Nonostante le difficoltà incontrate in questi mesi, la Giunta regionale ha lavorato incessantemente per trovare una soluzione e ha dimostrato che, con il giusto impegno, è possibile rispondere concretamente alle esigenze dei cittadini sardi. Tuttavia, è importante non abbassare la guardia: Manca ha ricordato che "il bando attuale non rispecchia pienamente la visione della continuità territoriale che stiamo sviluppando".

  La Regione sta già lavorando a un nuovo regime che terrà conto delle esigenze di tutti i portatori di interesse, dai residenti ai turisti, e che assicurerà un sistema più solido e sostenibile per il futuro. Gli ultimi mesi del 2024 sono stati caratterizzati da tensioni e critiche, con continui rinvii e fallimenti nei bandi precedenti. L'insediamento del nuovo esecutivo regionale, avvenuto in un contesto complicato, ha dovuto affrontare la sfida di una mobilità aerea a rischio. La gara deserta di qualche mese fa aveva sollevato dubbi e preoccupazioni tra i cittadini, ma la scelta di aumentare la base d’asta ha finalmente portato ai risultati attesi. Ora, con l'avvicinarsi della fine del 2024, la sfida sarà quella di garantire un servizio di qualità che possa superare i limiti del vecchio decreto, con la consapevolezza che il diritto alla mobilità non può essere più messo in discussione.

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