Alghero: una pista d’atletica senza padroni, il destino incerto di Maria Pia

  Alghero si trova a gestire una situazione surreale: dopo anni di attesa, la pista di atletica leggera del campo di Maria Pia n. 2 è finalmente pronta, ma nessuno sembra interessato ad utilizzarla. Un impianto considerato dai tecnici della FIDAL tra i migliori della Sardegna, che potrebbe attrarre atleti da altre città, rischia di restare vuoto. "Ad oggi nessuna società ha chiesto di utilizzarla", ammette sconsolato l’assessore agli impianti sportivi, Enrico Daga, dopo il primo collaudo positivo. Questo progetto, partito nel giugno 2019 grazie a un finanziamento di 350.000 euro nell’ambito del bando Sport e periferie del CONI, ha incontrato fin da subito difficoltà. 

  Problemi di omologazione e il rispetto delle stringenti normative del CONI hanno ritardato i lavori per anni, tanto che la pista, nonostante sia tecnicamente pronta, rimane di fatto inutilizzata. Oggi, l’amministrazione si trova a fare i conti con una realtà imbarazzante: "Nessuno mi ha chiesto un appuntamento per discuterne", confessa Daga, sollevando una domanda spinosa su chi sarà a farsi avanti per prendere in mano questo impianto. La pista, che si trova a circondare un campo da calcio in terra battuta, crea anche un problema di convivenza tra due sport con esigenze diametralmente opposte. Come conciliare la presenza di un impianto di atletica polivalente, che include il salto in lungo, il lancio del giavellotto e del peso, con un campo destinato al calcio? Il concessionario pronto a riaprire per le attività calcistiche giovanili non sembra essere un candidato per gestire o integrare entrambe le discipline. 

  E così la domanda diventa ancora più urgente: Atletica e calcio possono convivere o uno dovrà necessariamente escludere l’altro? Il bivio che incombe sull’amministrazione è concreto. L’assessore si trova sotto pressione, circondato dalle richieste delle società sportive di Alghero, ognuna alla ricerca di spazi e risposte. Il calcio chiede nuovi campi, il tennis nuove strutture, e così via, in un susseguirsi di richieste che non lascia molto spazio a risolvere il nodo della pista di atletica. Eppure, è proprio su quest’ultima che l’amministrazione dovrà prendere una decisione netta e forse impopolare. Perché il vero problema non è solo burocratico. È un problema di visione. L’atletica leggera ad Alghero ha una lunga tradizione, ma è stata trascurata per anni, e ora che finalmente si è investito su una struttura moderna, nessuno sembra pronto a raccogliere la sfida. 

  Questo immobilismo delle società sportive locali, unite alla difficoltà di gestione di una struttura polivalente, rischia di trasformare un gioiello sportivo in un monumento all’indifferenza. E se non si interviene in tempo, quella che doveva essere una pista per rilanciare lo sport in città potrebbe diventare solo un altro esempio di come, ad Alghero, si fatichi a fare il salto di qualità. Al posto di celebrazioni, c'è un'amara constatazione: il futuro di Maria Pia n. 2 è tutt'altro che roseo, e l'amministrazione dovrà trovare il coraggio di fare scelte precise, senza più rimandare o lasciare che il problema si risolva da solo. Perché, come spesso accade in Sardegna, l'attesa rischia di essere più lunga del previsto e, a volte, il tempo non gioca a favore delle buone intenzioni.

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