Il potere della Chiesa. In Sardegna. Enorme. Non c'è provvedimento finanziario della Regione che non conceda una lunga lista di finanziamenti alle istituzioni vaticane. È consuetudine antica. Che passa attraverso i patti lateranensi mussoliniani e vari concordati. Chiese, chiesette, parrocchie, oratori trovano sempre i rubinetti aperti dei soldi pubblici. Mentre 130 mila sardi sono in povertà assoluta. Centinaia di migliaia non possono curarsi per i costi della sanità. Eppure, nei bilanci regionali, le elargizioni alle strutture ecclesiastiche sono cospicue. Come registrato anche poche settimane fa con la amministrazione Todde. Ma non è finita. Perché un'altra teoria di soldi nostri finisce alla Chiesa anche con la benedizione del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. 750 mila euro a vari istituti religiosi nella variazione di bilancio approvata alcuni giorni fa. A fronte di uno stanziamento complessivo di 6,5 milioni. Rivoli di denari che diventano fiumi in piena. Come i 300 mila euro per sistemare un oratorio cagliaritano. Comunque il record degli scandali ce l'ha Christian Solinas: 1 milione e 500 mila euro per un progetto di studi umanistici al clero sassarese. Studi che hanno sicuramente giovato ad alleggerire i morsi della fame a quei 130 mila sardi di cui ho appena parlato. Buona domenica. Mario Guerrini.