Alghero, tra palle rosse e balle quadrate: il grande spettacolo del Natale

  Che spasso all’Alguer! Finalmente hanno acceso l’albero di Natale, battezzato con affettuosa ironia "due palle…rosse". Dopo il ritardo dovuto al meteo, ieri l’evento ha avuto luogo e chi poteva mancare sotto a stringere mani e dispensare sorrisi se non Mimmì, sempre pronto a fare il padrone di casa? Eppure, ad Alghero l’atmosfera non era delle migliori già da un po’.

  Da quando il "consigliere del popolo", quell’ex quasi OC – o forse sì, o forse no – ha iniziato a battere pugni e piedi come un bambino a cui manca la pappa, l’aria sembra essersi guastata. Non che gli manchino motivi per lamentarsi: il capo di OC ha sistemato l’ex sardista sassarese in una partecipata per le manutenzioni, ha mandato fiumi di soldi a Castelsardo e ad Alghero è rimasto poco più che una scopa. Una situazione che nemmeno un vero statista avrebbe potuto salvare. Intanto, Super Max e il codazzo di fedelissimi dell’assessoreddu insistono che di munera ce n’è in abbondanza e al massimo la scopa l'avrebbero data in testa a Batman. Basta guardare i dati, dicono. Certo, ammesso che sappiano leggerli per bene o che non abbiano bisogno degli occhiali graduati forniti dall’assessoreddu stesso. Ma vai a sapere… 

  Nel frattempo, lo stesso movimento OC si è impantanato in un’altra questione fondamentale: chi può usare il simbolo del partito? "Io sì, tu no", "Quello vuole, l’altro è offeso". Uno spettacolo degno di nota, mentre tutti si affrettano a ringraziare l’assessoreddu per i fondi, che pure vengono assegnati in base ai progetti e proporzionalmente. E allora perché ringraziarlo? Forse è solo buona educazione, forse un modo per tenersi al sicuro. Mistero. 

  Tra le ultime novità, il consiglio comunale ha deciso di cambiare location. Finalmente una villa! Non è ancora Villa Pamphili, ma chissà, con un po’ di pazienza e ambizione, magari un giorno ci arriviamo. Mimmì, sempre lungimirante, ha già preso contatti con Kim Jong-un per organizzare un incontro. Per ora, però, restiamo nel nostro piccolo. 

  Il pifferaio, nel frattempo, non si ferma. Dopo il caos sulla pista d’atletica, corre ovunque come un maratoneta instancabile. Peccato che a volte si faccia prendere un po’ troppo la mano. C’era un ascensore guasto? Lui interviene subito, tuonando “Oh balla, qui non si scherza!”. L’ascensore torna a funzionare… per due giorni. Al Palamanchia, intanto, il parquet è stato finalmente posato lo scrive in un post su facebook e l'altro pure.

  Gli amici della rifondazione, inizialmente soddisfatti, hanno iniziato a cambiare tono dopo i ringraziamenti all’assessoreddu e all'ex Rastaman che non serve ma aiuta: “Oh però di soldi già ne stiamo spendendo”. Forse temevano di sembrare troppo comunisti e di dover restituire qualcosa. Perché si sa, l’algherese è generoso...a parole. Quando il gruzzolo è in tasca, la risposta è chiara: "Oi, come ma daspau chi no tenz munera." Yellow che gli tocchi il malloppo.  E così si chiude un altro capitolo del grande spettacolo natalizio algherese, tra palle rosse, balle al cubo e scaramucce politiche. Una città che sa sempre come reinventarsi, anche quando sembra di no.

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