“A Bruxelles è necessario costruire nuovi indirizzi a tutela dei lavoratori e delle
imprese della pesca”. Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale dell'Unci
AgroAlimentare.
“Prosegue l'impegno del governo – continua il dirigente dell'associazione di categoria
del mondo cooperativistico – e in particolare del ministro Lollobrigida, in sede
europea, a tutela delle produzioni italiane e degli addetti di un comparto significativo,
che costituisce un patrimonio importante per il Paese. Il percorso congiunto avviato
nel consiglio di Agrifish, l'organismo Ue che si occupa delle politiche di settore,
insieme a Francia e Spagna, che avvertono le stesse esigenze di tutela e rilancio della
filiera, finita negli scorsi anni nel mirino dei burocrati e di certa politica, ha fatto
registrare nuovi incontri positivi sul tema, che stanno determinando ulteriori
convergenze.
Al centro dell'attenzione, dunque, la sostenibilità ambientale, insieme a quella
economica e sociale, che non possono essere disgiunte e che costituiscono il punto di
partenza per una proposta più avanzata, con l'obiettivo di gestire e superare le
fragilità strutturali di un settore, nel quale possiamo vantare esperienze e risultati
importanti, in termini di qualità e di tipicità delle lavorazioni.
Non possiamo pertanto che esprimere apprezzamento per gli sforzi compiuti e la
determinazione dimostrata sin dall'inizio dall'esecutivo nazionale e dai suoi
rappresentanti, anche in un quadro complessivo che inizialmente si presentava
sfavorevole al dialogo e al confronto”.
“Siamo convinti – ha concluso Scognamiglio - che proseguendo in questa direzione si
riesca a creare prospettive più rispettose delle istanze delle categorie e degli interessi
delle comunità locali, rafforzando la competitività sui mercati globali di un settore,
che è pronto a cogliere nuove sfide, a cominciare dalla riorganizzazione e dalla
modernizzazione dei processi produttivi”.