Turismo extra alberghiero e imprese artigiane: la sfida di Confartigianato Sardegna per un’economia su misura

Il turismo extra alberghiero non è più un fenomeno marginale. Bed & breakfast, agriturismi, case vacanze e affittacamere rappresentano ormai una fetta significativa dell’accoglienza in Sardegna, con oltre 37mila strutture che ogni anno intercettano una domanda sempre più attenta all’autenticità e alla personalizzazione dell’esperienza di viaggio. In questo scenario, il ruolo delle imprese artigiane diventa centrale, non solo per la fornitura di servizi essenziali, ma per costruire un modello di ospitalità capace di valorizzare il territorio e generare economia diffusa.

A Cagliari, nell’ambito della fiera “EXTRA 2025”, Confartigianato Sardegna ha presentato un progetto che mira a mettere in rete il settore artigiano con quello dell’ospitalità diffusa. 6.500 imprese, dai servizi di manutenzione alla ristorazione, dal design all’agroalimentare, offrono un ventaglio di opportunità per migliorare la qualità dell’accoglienza nelle piccole strutture ricettive. Un’iniziativa che ha raccolto l’interesse di oltre 300 operatori del settore.

"Confartigianato da tempo osserva con molta attenzione l’evoluzione del comparto extralberghiero e le capacità che esso ha di offrire servizi personalizzati di elevata qualità, vivacizzare l’economia sia in termini diretti che dell’indotto, creare occupazione, reddito diffuso e sviluppare cultura d’impresa", ha affermato Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Sardegna. "Le nostre imprese artigiane sono pronte a offrire i propri servizi alle strutture extra alberghiere sparse nell’Isola".

Quella tra artigianato e ospitalità è una convergenza naturale. La capacità di rispondere alle esigenze di un turismo sempre più attento all’identità dei luoghi e alla qualità dell’accoglienza è ciò che distingue il comparto extra alberghiero dalle formule standardizzate dell’hotellerie. "Esattamente come un cliente cerca nell’atelier di un sarto un capo su misura, così chi sceglie una struttura extra alberghiera desidera un servizio sartoriale, cucito sulle proprie esigenze", ha sottolineato Fabio Mereu, vicepresidente nazionale di Confartigianato Imprese.

Dietro le statistiche del settore emerge un tessuto economico vivo. In Sardegna, il 19,2% delle imprese artigiane opera nel comparto turistico, impiegando oltre 16mila addetti. Dai servizi alla persona al trasporto, dalla ristorazione alla produzione di oggetti di design, le opportunità di sinergia con le strutture ricettive sono molteplici. A livello territoriale, il primato spetta alla provincia di Cagliari, con 2.559 imprese e 5.932 addetti, seguita da Sassari-Gallura (2.290 imprese e 6.150 lavoratori), Nuoro (1.350 aziende e 3.308 addetti) e Oristano (398 imprese e 947 occupati).

Il legame tra turismo e artigianato non è solo economico, ma culturale. Offrire ai viaggiatori la possibilità di entrare in contatto con le tradizioni locali attraverso prodotti tipici, esperienze gastronomiche, visite a laboratori artigiani e percorsi di scoperta è una leva strategica per un’accoglienza che non sia solo ospitalità, ma racconto del territorio. "Mettere a sistema questa rete relazionale e rafforzare una filiera corta rappresenta un valore aggiunto e concorre a creare economia diffusa sul territorio", ha concluso Daniele Serra, segretario regionale di Confartigianato.

L’obiettivo ora è trasformare questa interconnessione in un modello di sviluppo strutturato. Il turismo extra alberghiero può diventare la spina dorsale di un’economia più radicata nei territori, capace di premiare la qualità e la professionalità delle imprese locali. Ma perché questo avvenga, serve un cambio di mentalità: non più comparti separati, ma una filiera in cui accoglienza, servizi e produzione artigiana si integrano per offrire ai visitatori un’esperienza che sia, davvero, su misura.

Economia

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