La recente edizione del 4° Trofeo Maria Pia di ciclocross, svoltasi il 12 gennaio 2025, ha suscitato una serie di interrogativi e critiche da parte di associazioni ambientaliste e comitati locali. L’evento, ospitato nella pineta storica di Maria Pia ad Alghero, ha visto gli atleti percorrere un circuito tracciato all’interno del sistema dunale, un’area nota per la sua ricchezza ecologica e per le sue vulnerabilità ambientali.
Le associazioni firmatarie del comunicato – tra cui la Sezione sarda della Società Botanica Italiana, Italia Nostra Sassari e LIPU Sardegna – riconoscono il valore sociale e sportivo della manifestazione, ma sollevano preoccupazioni circa l’impatto sul territorio. Si tratta di un sito che ospita oltre 200 specie di piante spontanee, tra cui la rara orchidea Gennaria diphylla, oltre a pini domestici e ginepri coccoloni, e che è già messo a dura prova da problemi cronici come l’erosione costiera, la perdita di sostanza organica nei suoli e l’introduzione di specie aliene.
Le associazioni sottolineano come la manifestazione abbia insistito su due habitat comunitari prioritari, protetti dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea (2250* ginepreto su sabbie e 2270* pineta su sabbie), senza che venissero effettuate valutazioni preliminari di impatto. Si evidenzia, inoltre, che la pioggia caduta nei giorni precedenti l’evento ha aggravato la compattazione del suolo e il rischio di erosione, già critico per un’area che soffre di deperimento e fitopatologie diffuse.
Un altro aspetto messo in discussione riguarda l’organizzazione del circuito. Si chiede infatti se la società ASD Alghero Bike, responsabile dell’evento, sia stata affiancata da tecnici comunali o esperti incaricati per tracciare il percorso in modo sostenibile, o se abbia operato in autonomia. Inoltre, viene chiesto all’Amministrazione chi si occuperà del ripristino dello stato dei luoghi, e se sia stata richiesta una cauzione agli organizzatori per garantire tale operazione.
Le critiche non si fermano alla manifestazione in sé, ma si allargano al contesto più ampio della gestione territoriale. Le associazioni denunciano l’assenza di strumenti fondamentali come il Piano Urbanistico Comunale (PUC) e il Piano del Verde, considerati essenziali per una gestione sostenibile di aree delicate come la pineta di Maria Pia.
“È necessario dotarsi di strumenti moderni e adeguati di governo del territorio – si legge nel comunicato – per garantire la massima sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Siamo pronti a contribuire alla loro realizzazione, purché avvenga con spirito partecipativo e inclusivo”.
L’evento, patrocinato dal Comune di Alghero, ha aperto un dibattito che va ben oltre il singolo episodio, toccando temi cruciali per il futuro della gestione ambientale e territoriale della città. Resta ora all’Amministrazione fornire risposte alle domande poste e dimostrare come intenda conciliare l’organizzazione di eventi sportivi con la tutela del patrimonio naturale.