Lo scorso 23 gennaio ha segnato un momento cruciale per la conservazione della biodiversità in Sardegna: la IV Commissione Consiliare della Regione Autonoma della Sardegna ha approvato la proposta di legge per la tutela e valorizzazione della flora sarda. Un passo significativo, frutto di un lungo percorso iniziato 52 anni fa, che ha visto coinvolti botanici, istituzioni e associazioni ambientaliste.
Il testo, nella sua prima versione, è stato elaborato dai botanici degli atenei di Cagliari e Sassari, sotto la guida della sezione sarda della Società Botanica Italiana e dell’ANCI Sardegna. Presentato ad aprile 2022 durante il Festival delle Erbe Spontanee a Ussaramanna, ha ricevuto successivamente il contributo di diverse istituzioni e associazioni per essere perfezionato.
«Il grande lavoro svolto in questi mesi e lo spirito collaborativo, promosso dalla Società Botanica Italiana e dalle istituzioni regionali, hanno caratterizzato l’intero iter del testo», ha dichiarato Emmanuele Farris, docente dell’Università di Sassari.
Dopo le audizioni del 9 gennaio, in cui hanno partecipato delegati dei due atenei, associazioni ambientaliste e rappresentanti della Società Italiana di Scienze della Vegetazione, la proposta è pronta per essere esaminata dal Consiglio Regionale il 3 febbraio. «Ci auguriamo che presto la nostra Isola possa vedere concluso l’iter legislativo e ottenere una maggiore tutela e valorizzazione dell’immenso patrimonio floristico sardo», ha aggiunto Farris.
Non è mancato un ricordo speciale per chi ha avviato questo percorso 52 anni fa: la professoressa Franca Valsecchi e il professor Ignazio Camarda, figure storiche della botanica sarda. «Il loro impegno è stato fondamentale, e vogliamo sottolineare con forza il loro contributo, specie quello del professor Camarda, che avrebbe dovuto partecipare all’audizione del 9 gennaio, giorno in cui è tristemente scomparso».
L’approvazione finale del testo rappresenta una speranza concreta per la protezione del patrimonio botanico della Sardegna, un tassello importante per la salvaguardia ambientale e per il futuro dell’Isola.