Il 21 e 22 novembre 2024, a Ittireddu e Sassari, si terrà un importante convegno internazionale per ricordare le vittime sarde dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, uno degli eventi più tragici della storia italiana, a ottant’anni da quel 24 marzo 1944. Questo evento, organizzato dal Comune di Ittireddu e dal Dipartimento di Storia dell’Università di Sassari, mira a onorare la memoria dei sardi caduti e a riflettere sulla memoria storica delle vittime delle stragi naziste.
Il convegno inizierà il 21 novembre alle ore 15 nella Sala Consiliare di Ittireddu, dove i saluti istituzionali del sindaco Franco Campus daranno il via a una giornata di incontri e riflessioni. Gavina Cherchi, presidente dell’archivio memorialistico sardo Ammentos, introdurrà il tema del convegno, con un focus sulle vittime sarde che pagarono con la vita la brutale rappresaglia tedesca.
Tra i relatori, Gabriele Ranzato analizzerà l’eccidio delle Fosse Ardeatine all’interno del contesto di guerra tra i nazisti e la resistenza italiana. Alexander Hobel si occuperà del dibattito storico su Via Rasella e sulle Fosse Ardeatine, mentre Martino Contu offrirà un toccante racconto dei profili biografici di Candido Manca, Gerardo Sergi e Sisinnio Mocci – sardi di grande coraggio che sacrificarono le loro vite in difesa della libertà.
L’evento include un intervento teatrale del Theatre en Vol, intitolato “Tracce”, che rievoca con profonda intensità le vicende umane e storiche dei martiri delle Fosse Ardeatine. La giornata si concluderà con le storie di altri due martiri sardi, Pasqualino Cocco e Agostino Napoleone, presentate da Manuela Garau, e con gli interventi di Mariano Cingolani, che parlerà del medico ebreo Attilio Ascarelli, incaricato dei tragici accertamenti medico-legali, e di Alessandra Casu, che approfondirà l’architettura del Sacrario delle Fosse Ardeatine.
Il giorno successivo, il 22 novembre, il convegno si sposterà presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Sassari. Dopo i saluti istituzionali del direttore Pier Giorgio Spanu, la giornata inizierà con l’intervento di Elena Pirazzoli, che rifletterà sul mausoleo delle Fosse Ardeatine come luogo di lutto, memoria e riflessione storica. Gianluca Fantoni parlerà del rapporto tra ebraismo, Resistenza e Sionismo, mentre Francesca Pietracci introdurrà il lavoro dell’artista Georges de Canino, le cui opere sulla memoria saranno esposte in una mostra tematica che sarà inaugurata il pomeriggio stesso.
Altri interventi, tra cui quello di Alexander Hobel, approfondiranno il dibattito storiografico attorno a Via Rasella e all’eccidio delle Fosse Ardeatine, mentre Paolo Pezzino analizzerà i processi post-bellici contro i responsabili tedeschi e partigiani, riflettendo sull’importanza della giustizia storica.
La giornata culminerà con ulteriori contributi: Martino Contu approfondirà le stragi delle Fosse Ardeatine e della Storta e offrirà profili biografici di altri martiri sardi, come Gavino De Lunas e Salvatore Canalis.
Claudia Lecca presenterà un intervento dal titolo significativo, “Per la colpa di essere nati”, un richiamo alle leggi razziali e alle persecuzioni contro gli ebrei. Il convegno si chiuderà con interventi che rievocano la Resistenza romana e la deportazione dei militari sardi, testimoniando il valore della Sardegna nella lotta contro l’oppressione nazista.
Questo convegno, che intreccia testimonianze storiche e contributi teatrali, intende onorare la memoria delle vittime sarde delle Fosse Ardeatine e offrire alla comunità una riflessione profonda sulla loro eredità. Attraverso un dialogo tra storici, artisti e studiosi, si rende omaggio a questi uomini e donne che, ottant’anni fa, persero la vita a causa della brutalità nazista.