Sono tanti i cagliaritani che devono affrontare la vita di tutti i giorni convivendo con una malattia cronica: quasi uno su tre (31%), secondo quanto emerge dai dati raccolti per l’Osservatorio Sanità[1] di UniSalute dall’istituto di ricerca Nomisma, che ha interrogato in merito un campione di cittadini del capoluogo sardo.
Nello specifico, secondo lo studio, il 16% dei cagliaritani dichiara di essere affetto da una patologia cronica, e il 15% (quasi uno su sei) da due o più patologie. Nella definizione di cronicità rientrano malattie anche molto diverse tra loro, che in alcuni casi possono seriamente compromettere la qualità della vita di chi ne soffre.
In particolare, le patologie croniche più diffuse a Cagliari sono quelle che colpiscono le articolazioni, ossia l’artrosi e l’artrite (20%). Al secondo posto troviamo l’ipertensione arteriosa (19%) e le malattie allergiche (14%). Seguono l’osteoporosi (11%), il diabete (7%) e l’insufficienza renale (4%). Ampliando il campo di osservazione ai nuclei familiari, emerge che in una famiglia cagliaritana su tre (33%) c’è almeno una persona affetta da artrosi o artrite, e in più di una su quattro un membro soffre di ipertensione (27%).
Come detto, le patologie croniche possono rappresentare un ostacolo importante nella quotidianità delle persone, e questo emerge anche dalla ricerca di UniSalute: il 55% dei cagliaritani che soffrono di una patologia cronica non è soddisfatto del proprio stato di salute fisico, e la percentuale arriva al 62% per chi è affetto da multicronicità.
A Cagliari le diagnosi delle patologie croniche avvengono prevalentemente dopo i 40 anni per malattie come l'osteoporosi (88%), l’ipertensione (81%) e l’artrosi/artrite (66%). Al contrario, l’asma (97%) e le malattie allergiche (84%) vengono rilevate principalmente prima dei 40 anni. Per quanto riguarda il diabete, la diagnosi arriva entro i 40 anni nel 44% dei casi.
Infine, riguardo la gestione della propria patologia, il 69% dei cagliaritani si affida soprattutto a un medico specialista, mentre nel 31% dei casi la figura di riferimento è il proprio medico di base. La maggior parte degli esami diagnostici vengono effettuati nel sistema sanitario pubblico (64%), mentre per le visite specialistiche i cagliaritani ricorrono maggiormente alla sanità privata, con quasi un paziente su due (49%) che vi si è rivolto prevalentemente (24%) o almeno in parte (25%).