Se il Cagliari fosse una serie TV, sarebbe una di quelle che vedi per
inerzia, sperando che prima o poi succeda qualcosa. Ma no,
puntata dopo puntata, la trama resta sempre la stessa: difesa
granitica, centrocampo da manovale, attacco in letargo e il solito
interrogativo esistenziale su cosa voglia fare davvero questa
squadra da grande. A Bergamo, il copione è stato rispettato in
pieno: l’Atalanta, con più riserve che titolari, non ha spinto al
massimo, il Cagliari ha deciso che lo 0-0 era il massimo obiettivo
raggiungibile, e così, tra una barrica e un passaggio all’indietro, è
arrivato un pareggino tanto utile quanto irritante.
Perché irritante? Perché va bene coprirsi, va bene soffrire, va bene
tutto. Ma a un certo punto sarebbe lecito anche provare a costruire
qualcosa, anziché limitarsi a evitare la disfatta.
E invece? Per lunghi
tratti, il Cagliari ha fatto un pressing feroce sugli avversari... ma su
se stesso. Un esempio su tutti? Makoumbou, maestro indiscusso
nell’arte del passaggio all’indietro. In un’ipotetica gara di
retromarcia con i camionisti dell’Eurospin, probabilmente
vincerebbe a mani basse. Non importa se c’era spazio davanti, se
c’era una possibilità di dare respiro alla manovra: il pallone, per lui,
aveva una sola direzione, e purtroppo non era quella giusta.
E davanti? Piccoli ha combattuto più con la solitudine che con i
difensori avversari, mentre Coman è stato inserito al minuto 67 con
la stessa timidezza con cui si chiederebbe un aumento al capo
lunedì mattina. Sarebbe stato interessante vederlo insieme a Felici,
ma no: troppo pericoloso avere due giocatori offensivi
contemporaneamente. Meglio lasciare il dubbio su cosa sarebbe
potuto succedere.
E così, tra un Caprile che prima fa venire un infarto con una papera
e poi si redime con una parata salva-risultato, una difesa che tiene
botta e un centrocampo più prudente di un anziano che attraversa
la strada, il Cagliari si porta a casa un punto. Che è oro, certo. Ma
se l’obiettivo è solo evitare di perdere, prima o poi il prezzo da
pagare sarà alto.