CAGLIARI – L’aria era carica di tensione e aspettative. La sfida tra Cagliari e Alghero per il campionato di serie C, non è mai banale, non lo è per storia, non lo è per rivalità. Il campo ha visto affrontarsi due squadre pronte a colpirsi a vicenda, senza concedere un centimetro di spazio. E si sa, lasciare libertà d’azione ai padroni di casa significa pagarne le conseguenze.
L’inizio è subito una dichiarazione d’intenti. Capitan Peana F. inaugura il tabellino con un piazzato preciso: tre punti per mettere in chiaro che l’Alghero è presente. Ma il Cagliari risponde con una meta di furbizia, sfruttando un momento di disattenzione difensiva. A riportare avanti i giallorossi è Lanciotti, che finalizza un’azione ben orchestrata e trasforma il proprio sigillo. Dopo soli dieci minuti, l’Alghero è avanti, ma la partita è ben lontana dall’essere decisa.
I padroni di casa, pungolati nell’orgoglio, sfruttano due sbavature difensive della squadra catalana e vanno in meta per due volte. Fortunatamente per l’Alghero, il Cagliari non è preciso nelle trasformazioni, lasciando il punteggio su un 17-10 ancora gestibile. Serve un colpo di carattere prima dell’intervallo, e a firmarlo è ancora il capitano Peana F., che con cuore e forza sfonda la difesa cagliaritana e va a schiacciare oltre la linea bianca. Trasformazione perfetta: il primo tempo si chiude su un altalenante, ma giustissimo 17-17.
Al rientro in campo, la partita cambia volto. L’Amatori comincia a far valere il proprio lavoro in mischia chiusa e in touche, imponendo un dominio fisico e tecnico. I primi cambi portano freschezza e incisività. Mura approfitta di un calcio di punizione per aggiungere tre punti al bottino, poi si inventa una meta di rara bellezza, tuffandosi oltre la linea dopo un passaggio illuminante di uno Scrofani ispiratissimo.
Al 17’, la partita si ferma per un brutto infortunio a un giocatore del Cagliari, che deve essere soccorso dall’ambulanza. Momenti di apprensione, poi il gioco riprende con la buona notizia che il giocatore sta meglio.
Il finale è tutto algherese. La mischia lavora ai fianchi gli avversari, mentre i trequarti colpiscono con placcaggi decisivi. Scrofani si prende ancora la scena con una gestione magistrale dei tempi di gioco e, nel momento decisivo, lancia Lanciotti in una galoppata irresistibile fino alla meta che vale il punto bonus offensivo. È il sigillo sulla partita: 17-32, l’Alghero espugna Cagliari in una sfida dura, combattuta, ma sempre disciplinata, grazie anche alla buona direzione del giovane arbitro Pisoni.
Se c’è un uomo che ha fatto la differenza, è senza dubbio Scrofani. Il mediano di mischia algherese ha orchestrato il gioco con intelligenza e visione, gestendo i ritmi e servendo assist decisivi. Per lui, il meritato titolo di Man of the Match.
A fine gara l'allenatore Danilo Canu non nasconde il suo entusiasmo: "ringrazio i ragazzi per l'attitudine e la disciplina che ci ha portato ad una importante vittoria". Una vittoria che conferma la solidità dell’Alghero e la capacità di soffrire senza perdere il filo della partita. La strada è ancora lunga, ma la squadra dimostra di avere carattere, tecnica e un’anima da vera combattente.