In Sardegna, il panorama imprenditoriale femminile mostra segni incoraggianti di crescita, con le imprese guidate da donne che rappresentano più di un quinto del totale regionale. Secondo il dossier "Donne Impresa-8 marzo" elaborato dall'Ufficio Stampa di Confartigianato Imprese Sardegna, basato sui dati Unioncamere-StockView-Infocamere del 2023, le imprese femminili nell'isola ammontano a 39.556, equivalente al 23,2% del totale. Di queste, 6.060, pari al 15,3%, operano nel settore artigianale, testimoniando una presenza significativa e in aumento nel tessuto economico sardo.
Il settore artigianale femminile, in particolare, mostra una dinamica positiva con un incremento dell'1,1% rispetto all'anno precedente, un tasso di crescita superiore a quello delle imprese maschili.
Questo trend evidenzia non solo la resilienza ma anche la capacità innovativa e imprenditoriale delle donne sarde.
Elisa Sedda e Norella Orrù, dirigenti di Confartigianato Donne Impresa Sardegna, enfatizzano l'importanza di non limitarsi alle cosiddette "quote rosa" o a soluzioni temporanee, ma di perseguire un cambiamento culturale e politiche strutturali che supportino effettivamente l'imprenditoria femminile e la parità di genere nel lavoro. L'appeal alla neo Presidente della Regione, Alessandra Todde, è chiaro: accelerare questo processo di crescita verso la parità di condizioni attraverso azioni concrete e misure di supporto all'imprenditoria femminile.
Nonostante i progressi, le imprenditrici sarde affrontano ancora sfide significative, come la carenza di politiche efficaci per l'occupazione femminile e un sistema di welfare che faciliti la conciliazione tra vita professionale e familiare. Sedda e Orrù sottolineano la necessità di una maggiore riconoscenza e supporto per le donne, che spesso devono navigare in un ambiente imprenditoriale complesso, mantenendo al contempo impegni familiari.
I dati mostrano un'importante presenza femminile anche tra le giovani imprenditrici e le donne straniere, con 696 imprese guidate da donne sotto i 35 anni e 351 da donne straniere, rispettivamente l'11,5% e il 5,8% dell'artigianato femminile in Sardegna.
Questi numeri non solo riflettono la diversità e la vitalità dell'imprenditoria femminile nell'isola ma indicano anche un potenziale di crescita e innovazione.
Le leader di Confartigianato Donne Impresa Sardegna auspicano che il loro impegno e quello delle loro colleghe possano trasformare la Sardegna in un modello di successo per l'imprenditoria femminile, enfatizzando settori chiave come l'economia digitale, la moda, la sostenibilità e la cura della persona come ambiti di sviluppo promettenti.
In conclusione, mentre la Sardegna si posiziona bene a livello europeo per quanto riguarda l'imprenditoria femminile, è evidente la necessità di un cambiamento più profondo e strutturato che favorisca una vera parità di genere nel mondo del lavoro. Le imprese guidate da donne in Sardegna non solo arricchiscono l'economia locale con la loro qualità, professionalità e innovazione, ma rappresentano anche un motore essenziale per lo sviluppo sociale e culturale dell'isola.