Il Centro Studi Agricoli (CSA) si dice profondamente contrariato dalla decisione della Regione Sardegna di abolire il servizio di gestione della banca dati nazionale (BDN), un'anagrafe obbligatoria per gli animali allevati. Fino a oggi, il servizio era offerto gratuitamente in alcune province dai servizi veterinari pubblici delle ASL. La scelta di affidare la gestione alle associazioni di categoria e ai privati è stata duramente criticata dal presidente del CSA, Tore Piana.
"Questa decisione rappresenta un ulteriore costo per gli allevatori sardi," afferma Piana, sottolineando che la spesa aggiuntiva per ogni allevatore potrebbe aggirarsi intorno ai 150 euro all’anno.
Una cifra che, sommata, ammonta a circa 3,8 milioni di euro, pesando ulteriormente su un settore già provato da difficoltà economiche e burocratiche.
Per far fronte a questa nuova situazione, il Centro Studi Agricoli ha annunciato l’organizzazione di corsi destinati agli allevatori, con l’obiettivo di formarli alla gestione autonoma della BDN. "È una risposta concreta per permettere agli allevatori di risparmiare e non essere ulteriormente gravati da spese inutili," conclude Tore Piana.
Questa iniziativa vuole rispondere in maniera pratica e diretta a una decisione che molti nel mondo agricolo considerano un passo indietro nella tutela del settore primario. Il CSA si schiera al fianco degli allevatori sardi, offrendo strumenti per fronteggiare una scelta che rischia di compromettere ulteriormente la sostenibilità economica delle imprese agricole isolane.