Ollolai non smette di stupire. Dopo aver attirato l’attenzione internazionale con l’ormai celebre iniziativa delle case a 1 euro, il Comune nuorese alza l’asticella e si rivolge direttamente ai delusi dalla recente vittoria elettorale di Donald Trump negli Stati Uniti. Un tempismo perfetto, condito da un pizzico di ironia e pragmatismo, per lanciare un messaggio chiaro: Ollolai è pronto ad accogliere chi vuole voltare pagina.
Il progetto, che mira a combattere lo spopolamento e ridare vita a un borgo ricco di tradizioni e bellezze naturali, si rivolge ora al mercato americano con un sito interamente in inglese. La proposta è ambiziosa: non solo case a prezzo simbolico da ristrutturare, ma anche supporto burocratico e logistico per chi sceglie di trasferirsi in questa "zona blu" della longevità.
Sulla home page del sito si legge: "Stanchi della politica globale? Pronti a riconnettervi con la natura e abbracciare un nuovo stile di vita? Ollolai è la destinazione perfetta per ricominciare". Un messaggio che, oltre a offrire opportunità concrete, punta sul fascino di un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, con ritmi lenti e un profondo senso di comunità.
L’iniziativa ha già catturato l’attenzione di media internazionali come la CNN e cavalca il successo di esperimenti precedenti, tra cui un reality show olandese che ha seguito le vicende di stranieri trasferiti nel borgo. Questa volta, però, il richiamo si fa più esplicito, quasi provocatorio: Ollolai non è solo un’opzione abitativa, ma una vera e propria "fuga" dalla complessità del mondo moderno.
Con un po’ di fortuna (e un pizzico di marketing), il borgo potrebbe trasformare la sua sfida contro lo spopolamento in un caso di studio globale, attirando americani desiderosi di cambiare vita. E mentre Trump torna alla Casa Bianca, Ollolai si propone come un rifugio sicuro per chi cerca non solo una casa, ma un nuovo inizio.
Sarà la politica o il richiamo della cucina sarda a fare la differenza? A voi l’ardua scelta.