Sette giorni di attesa, rabbia e frustrazione. I Sardi bloccati in Corsica a causa dell’interruzione dei collegamenti marittimi con la Sardegna vedono finalmente una via d’uscita. Mercoledì mattina rientreranno sull’isola a bordo di una nave Corsica Ferries, partita martedì da Porto Vecchio con destinazione Olbia o Golfo Aranci, a seconda delle condizioni meteo.
La vicenda, che ha assunto i contorni di un’odissea moderna, era iniziata martedì scorso, quando il collegamento previsto in regime di continuità territoriale è saltato. Un’interruzione che ha sollevato più di una polemica, riportando al centro del dibattito la fragilità dei collegamenti marittimi tra le due isole.
Nel frattempo, a Golfo Aranci si attende ancora che la Moby garantisca la tratta con Porto Vecchio, come previsto dagli accordi. Tuttavia, le informazioni rilasciate dalla compagnia confermano che la Moby Zaza, attualmente ormeggiata a Livorno, non sarà impiegata per questa tratta.
La situazione ha riacceso il malcontento dei cittadini, che denunciano come la continuità territoriale sia spesso disattesa, lasciando gli isolani, sardi e corsi, ostaggio di disservizi e ritardi. Una riflessione, questa, che va ben oltre il singolo episodio, toccando il cuore di un problema strutturale per chi vive su un’isola: il diritto alla mobilità.
Ora, con il rientro finalmente garantito, resta l’amarezza per una vicenda che poteva e doveva essere gestita meglio, evitando ai viaggiatori sardi giorni di incertezza e disagi inaccettabili.